11
ottobre del 732
Battaglia
di Poitiers
Se
l'11 ottobre di 1285 anni fa l'esercito franco del Ducato Merovingio
di Austrasia , guidato dal generale (maggiordomo di corte) Carlo
Martello non avesse sconfitto l'esercito moro (arabo-berbero)
islamico proveniente dall'Emirato Omayyde di al-Andalus (territori
della Spagna sotto dominio islamico, il cui nome per alcuni deriva da
Vandalusia, o terra dei Vandali perché provenienti dall'ex regno
vandalo del Nord-Africa) la storia forse sarebbe stata diversa. Non è
escluso, infatti, che dopo la Spagna, le armate musulmane sarebbero
dilagate in Gallia (attuale Francia) e, forse, avrebbero attraversato
le Alpi per conquistare Roma. Va ricordato che i musulmani, detti
anche Mori o Saraceni, occupavano già territori della Gallia
Occidentale aquitani, guasconi o girondini e nel 719 avevano occupato
l'antica Gallia Nerbonese (zona mediterranea delle attuali Regioni di
Linguadoca-Rossiglione con capitale Narbona) allora denominata anche
Septimania o Ghotia perché difesa dai discendenti dei veterani della
Settima Legione (Legio Septima) romana ed era altresì l'ultimo lembo
della Gallia in mano ai Visigoti. Varcati i Pirenei
un'imponente armata islamica, diretta da uno dei più esperti
condottieri, il Wali (governatore) andaluso Abd al-Rahman era
penetrato in Gallia, aggredendo l'Aquitania (Francia
Sud-Occidentale), dove aveva conquistato e saccheggiato la capitale
Bordeaux, dove furono si resero responsabili di efferati eccidi
contro la popolazione e devastarono e diedero alle fiamme tutte le
Chiese cristiane. Dopo la battaglia di Bordeaux, l'esercito islamico
sconfisse nuovamente, nella battaglia della Garonna l'esercito
aquitano guidato dal Duca Ottone. Galvanizzati da questi successi i
mori marciavano allora sulla città di Tour per saccheggiarla e
distruggere il santuario dedicato a San Martino, che allora era il
Santo più venerato della Gallia ed uno dei più noti della
Cristianità. In soccorso dell'esercito aquitano accorsero i franchi,
guidati da Carlo Martello, che nella battaglia di Poitiers
sconfissero le armate islamiche. Fu una battaglia sanguinosissima,
che lasciò sul campo decine di migliaia di morti, che si sbandarono
dopo la morte del loro comandante al-Rahman e fuggirono verso i
sicuri territori iberici. I guerrieri franchi armati della terribile
francisca (ascia bipenne) fecero strage degli invasori islamici e la
cavalleria aquitana sbaragliò quella araba rafforzata da battaglioni
di dromedari. La Battaglia di Poitiers segna la fine dell'espansione
arabo-islamica in Europa, da quella data gli eserciti islamici
cominciarono ad arretrare ed in Spagna i Regni iberico-visigoti
ripresero quell'iniziativa che, dopo settecento anni porterà, nel
1492, alla completa Reconquista cristiana della penisola
Iberica.
Filippo
Ortenzi