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venerdì 26 febbraio 2021

Sicilia -  Costituita la Missione san Giorgio Megalomartire

Sicilia -  Costituita la Missione san Giorgio Megalomartire



Si è costituita a Santa Caterina Villarmosa (CL) la Missione “San Giorgio Megalomartire” della Chiesa Ortodossa Italiana. Detta missione, che rafforza la nostra Diocesi di Siracusa-Cefalù, già presente nelle provincie di Messina, Palermo, Siracusa, Catania, Agrigento, Trapani e a Malta, è sorta grazie al dott. Michele Antonio Tramontana, diacono eletto, seminarista al corso di Liturgia Pastorale dell’Accademia Ortodossa San Nicodemo l'Aghiorita e partecipante al corso di Teologia e Spiritualità Ortodossa promosso dal Dipartimento di Scienze Storico-religiose dell’Università Ortodossa San Giovanni Crisostomo. Santa Caterina Villarmosa è un comune della provincia di Caltanissetta fondato dal barone Pier Andrea Grimaldi nel 1572 su licentia populandi del Regno di Sicilia e abitata da popolazioni d’origine siciliana (è detta in siciliano Santa Catarina, gallo-italiche Catrina e d'origine spagnola: Villarmosa deriva da villa hermosa  che significa bella città) di circa 5.000 abitanti, dei quali circa 100 di fede ortodossa (prevalentemente rumeni) e oltre trenta musulmani) per lo più marocchini) e il resto quasi tutti cattolici. Patrona della città è Santa Caterina di Alessandria, una santa ortodossa egiziana venerata anche dalla Chiesa Cattolica, e la Missione è stata dedicata a San Giorgio Megalomartire, patrono della cavalleria e santo molto venerato nell’ex Reame duo-siciliano (basti pensare che l’ordine cavalleresco dei borboni Napoli, come quello dei Borboni Spagna, si chiama Ordine Costantiniano di San Giorgio). San Giorgio, figlio di un persiano e una cappadoce, nacque in Cappadocia (nell'odierna Turchia), fu un valoroso ufficiale e legionario romano, morto martire durante la persecuzione di Diocleziano a Lydda (nell'attuale Israele) dove le sue reliquie sono custodite in una Chiesa Ortodossa del Patriarcato di Gerusalemme (la Chiesa Madre, che ha avuto quale primo vescovo san Giacomo il Giusto, fratello del Signore). 



Il nostro diacono, che nel settembre 2020 ha già attivato un nucleo locale della Fraternità Ortodossa (gruppo laicale analogo all'Azione Cattolica) sta predisponendo un locale di sua proprietà a luogo di culto che sarà, presumibilmente, attivato nella primavera di quest'anno.


giovedì 11 febbraio 2021

Costituito il Collegio degli Arconti

 

Costituito il Collegio degli Arconti

Nel 1453, dopo la caduta di Costantinopoli ad opera dei turchi ottomani, il Patriarcato di Costantinopoli da guida spirituale dell’Impero si trovò ad essere sotto il dominio di un governo islamico ostile. In tale situazione le popolazioni non islamiche non facenti parte della Umma (comunità dei credenti), definite infedeli, non godevano degli stessi diritti dei musulmani ma, se appartenenti alle genti del Libro, stavano in una posizione di inferiorità giuridica e venivano tollerati come dhimmi (protetti). La protezione accordata dalle autorità islamiche agli infedeli non era diversa da quella accordata dai mafiosi e consisteva in un “pizzo” denominato imposta di capitazione (jizia), spesso talmente gravosa da indurre le persone a convertirsi all’Islam per motivi fiscali. Gli infedeli della gente del Libro (cristiani, ebrei, zoroastriani, sabei) venivano costituiti in millet (nazioni) a capo dei quali vi era, per i cristiani Rūm  (arabo  الرُّومُal-Rūm ossia romani (gli abitanti dell’Impero Romano d’Oriente si definivano romani, il termine bizantino è stato inventato dagli storici occidentali nel XVIII secolo) o romei (romani di lingua greca e fede ortodossa), il Patriarca di Costantinopoli (per gli ebrei ad esempio vi era il Gran Rabbino di Costantinopoli). Il millet più numeroso era quello armeno (Chiesa Apostolica Armena, monofisita antico-orientale). All’interno del millet le comunità religiose erano tenute alla riscossione delle tasse, avevano poteri in materia di diritto di famiglia e rappresentavano la comunità nei confronti del Sultano. In tale situazione le comunità ortodosse romane di lingua greca di Costantinopoli-Nuova Roma (il Sultanato Ottomano non cambiò mai il nome della città, cambiato in Istambul il 28 marzo 1930 quando prese il nome di Istambul, che significa Casa dell’Islam) si specializzarono, essendogli precluse le attività burocratiche e militari, nel campo del commercio marittimo e diverse famiglie ortodosse, come gli Agir, i Duca, gli Ypsilanti, i Kantakuzin, i Lascaris ecc. Accumularono ingenti ricchezze trasformandosi nei maggiori finanziatori del Patriarcato di Costantinopoli e difensori delle popolazioni romane ortodosse che abitavano prevalentemente nel quartire del Fanar. Per I meriti acquisiti verso il Patriarcato e le comunità dei fedeli ortodossi ottennero dal Patriarca Ecumenico il titolo onorifico di Arconti (in greco antico: ἄρχων, árchon), titolo che nelle Grecia antica, soprattutto ad Atene, designava le più alte magistrature dello Stato (dal polemarco o generale – stratega; all’Arconte-Re teocratico, ai tesmoteti, custodi delle leggi e giudici delle controversie), durante l’impero Romano di Costantinopoli venivano così chiamati anche i governatori imperiali. Nel XIX secolo, un arconte, Alexander Ypsilanti, già generale dell'esercito russo e aiutante dell'imperatore Alessandro I, è stato uno dei condottieri degli insorgenti greci della guerra di liberazione contro l’occupazione ottomana del 1821, ed eroe dell’indipendenza della Grecia. Il 10 marzo 1966 il patriarca di Costantinopoli Atenagora I costituì l’Ordine di Sant’Andrea Apostolo – Arconti del Patriarcato Ecumenico per premiare eminenti fedeli ortodossi (quasi tutti dell’Arcidiocesi statunitense) che si siano distinti per finanziare le attività patriarcali, eparchiali o parrocchiane; che siano n grado di fornire il proprio tempo, talento e finanze, per quanto possibile, per proteggere la libertà religiosa del Patriarcato ecumenico; che si adoperino per tutelare davanti alle autorià statali o federali gli interessi del Patriarcato, l’agibilità religiosa dello stesso e ne protegga gli interessi religiosi e organizzativi. Gli Arconti del Patriarcato di Costantinopoli, finanziano il "Fondo ecumenico patriarcale di Sant'Andrea", tanto Anthony Limberakis, comandante nazionale dell'Ordine degli Arconti, ne è divenuto il presidente ed assegna onoreficenza, quali la proclamazione di "Apostoli del mondo" che, ad esempio, nel 2007 furono assegnate a papa Benedetto XVI e al patriarca Bartolomeo I di Costantinopoli.

La nostra Chiesa Ortodossa Italiana, per sua scelta, non ha istituito Ordini Equestri né concede titoli nobiliari, pur offrendo assistenza spirituale a tutte le associazioni cavalleresche e nobiliari che richiedono nostre guide spirituali e cappellanie e si pongono sotto l’omoforio della nostra Chiesa (quali gli Ordini Nobiliari di San Mercurio di Cesarea e quello di san Nicola di Myra o la Federazione Nobili Europei Uniti), pur tuttavia vi sono persone meritevoli della nostra Chiesa che per il loro impegno, per il loro aiuto alle nostre strutture ecclesiali,caritative e d’apostolato, meritano un qualche riconoscimento da parte della Chiesa. A tal fine con motu proprio: Fratum S. Ioannis Chrisostomi – Collegium autem Archontesprot. n. 14/21 dell’11 febbraio 2021, giorno nel quale si fa memoria di San Castrese di Castel Volturno, vescovo e martire e San Calocero, Vescovo di Ravenna, Confessore, Sua Eccellenza Reverendissima il vescovo Filippo di Roma (al secolo Filippo Ortenzi), arcivescovo metropolita della Chiesa Ortodossa Italiana, ha istituito la Confraternita di San Giovanni Crisostomo – Collegio degli Arconti. I primi fedeli che hanno ottenuto l’ambita onorificenza sono stati:

> nob. Cav. Francesco Russo, barone di Cortimpiano e marchese di San Lorenzo, scrittore, innografo, melodista, Gran Priore della Confraternita dei Cavalieri Templari “Ugone dei Pagani”, ideatore del Premio Internazionale di Poesia “Aniello Califano”; fondatore dell’Accademia Artisti Europei; cavaliere al merito della Repubblica Italiana, Commendatore dell’Ordine della Corona Normanna, Innografo ufficiale della Chiesa Ortodossa Italiana (con relativo Diploma da parte dell’Accademia San Nicodemo l’Aghiorita).

> avv. Pietro Barone, Priore del Lazio della Confraternita dei Cavalieri Templari “Ugone dei Pagani”, membro del Tribunale Diocesano, del Tribunale Nazionale Ecclesiastico e del Consiglio Nazionale Ecclesiastico della Chiesa Ortodossa Italiana; docente di Diritto Ecclesiastico e membro del Senato Accademico dell’Università Ortodossa San Giovanni Crisostomo.

> nob. dott. Pavel Ciprian Feraru, cavaliere ereditario e conte palatino dell’Ordine Nobiliare di San Mercurio di Cesarea, laureato all’Accademia di Polizia in Relazioni Economiche Internazionali; ha conseguito un Master in Sicurezza Nazionale e Terrorismo; ha conseguito varie specializzazioni in campo gastronomico tra le quali ricordiamo una presso la prestigiosa scuola francese di cucina Bocuse d’Or; collabora con la Casa Reale di Romania e conduce varie trasmissioni radiofoniche su Radio Romania; ha scritto diversi libri e dirige l’O.N.G. The Order of Saint Archangel Mihail che aiuta, in maniera particolare anziani e bambini con sindrome di down.

> nob. dott. Enzo Modulo Morosini, conte di Risicalla e Sant’Anna Morosina, patrizio veneto, cavaliere ereditario dell’Impero Napoleonico, dell’Ordine di San Marco, dell’Ordine Civile di Savoia, di Santo Stefano Papa ecc. ecc. laureato in Filosofia, Psicologia, Scienze Documentarie della Storia, Scienze Araldiche; curatore dell’Archivio Storico Nobiliare Cavalleresco Corder Modulo Morosini; curatore del Libro d’Oro delle Famiglie Nobili e Notabili; accademico dell’Accademia del Mediterraneo, dell’Accademia Tiberina ecc.; docente di Diritto Storico Araldico Ecclesiastico e membro del Senato Accademico dell’Università Ortodossa San Giovanni Crisostomo. 





venerdì 5 febbraio 2021

Intercomunione tra la Chiesa Ortodossa Italiana e la Chiesa Ortodossa d'Europa - Chiesa di Francia

 Intercomunione tra la 

Chiesa Ortodossa Italiana 
e la Chiesa Ortodossa d'Europa - Chiesa  di Francia 





Grazie a mons. Richard Marty, vescovo di Nizza, Monaco e Ventimiglia, membro del Santo Sinodo e Presidente della Commissione Sinodale  per le Comunità Estere, le Relazioni inter-ortodosse, inter-cristiane e inter-religiose
   stata sottoscritta, tra l'arcivescovo Filippo di Roma, in rappresentanza della  
Chiesa Ortodossa Italiana, e l'arcivescovo Jacques di Parigi, in rappresentanza   dell'Eglise  Orthodoxe d'Europe - Eglise de France in   obbedienza alla parola di Nostro Signore  Gesù   Cristo      “perché tutti siano una cosa sola      (Giovanni XVII,20) ed in base alla totale osservanza   dei Santi Canoni della  Santa    Chiesa    Ortodossa,       la piena intercomunione  sacrale,  

liturgica  e canonica tra le nostre Chiese. 
Le nostre Chiese  mantengono  una  comunità  di  fede    assoluta trasmessa dagli Apostoli, credono nei primi 7 concili ecumenici,
hanno valide linee di successioni apostoliche, professano invariato il credo niceno-costantinopolitano, riconoscono i sette misteri ( sacramenti), ammettono le donne negli ordini minori e al diaconato, e praticano il sacerdozio per gli uomini come stabilito da nostro Signore, Dio e Salvatore Gesù Cristo, scegliendo dodici uomini come suoi discepoli.