Translate

martedì 10 aprile 2018

Quando i politici avevano a cuore la Fede dei cittadini

Quando i politici 
avevano a cuore la Fede dei cittadini


LA PASQUA

Insegnate ai bambini che Dio esiste e che offendere la Patria è offendere la Sua volontà; che gli altari vanno difesi con la fede e con la spada, che le altre religioni sono false; che purtroppo esiste anche il male; difendete loro dai veleni di relativismo ed edonismo; date al balilla d'Italia basi solide: patriottiche e cristiane; dite che bisogna amare ed alcune volte odiare forte, che i mercanti dal tempio si cacciano a calci e pugni come la religione insegna, ma che il prossimo va sempre aiutato; insegnate che la vendetta non è cavalleresca, ma lo scontro leale si; preservate i piccoli dalle banalità e date loro una visione alta e spirituale della vita.
Dopodiché regalate loro l'uovo di cioccolato (prodotto italiano) e con un sorriso ed una carezza dite che è l'Uovo del Duce per onorare Cristo.

venerdì 6 aprile 2018

Pasqua Ortodossa a Valle Paradiso

Domenica 8 aprile 2018 
Pasqua Ortodossa a Valle Paradiso (Boville Ernica - FR)

Domenica 8 aprilela Chiesa Ortodossa celebra la festa della Risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo. La Pasqua cristiana o Pasqua di Risurrezione indica il passaggio dalla morte alla vita per Gesù e il passaggio a vita nuova per i cristiani, liberati dal peccato con il sacrificio sulla croce e chiamati a risorgere con Gesù. La Pasqua ortodossa viene celebrata secondo i criteri, validi per tutta la cristianità, stabiliti dal I Concilio Ecumenico di Nicea nel IV secolo, criteri successivamente abbandonati dalla Chiesa Cattolica dopo lo scisma del 1054. Per celebrare la Pasqua Ortodossa, che quest'anno cade domenica 8 aprile (la domenica successiva a quella cattolica) si svolgerà  alle ore 11 nella Chiesa-Cattedrale di Valle Paradiso (Santuario della Santissima Trinità) sita in via Valle Paradiso, n. 1 - Boville Ernica (FR) una Divina Liturgia, officiata da Sua Ecc. Rev.ma Filippo Ortenzi, arcivescovo  delle Terre di Roma, assistito da Padre Antonio Berardo e da Padre Domenico Astolfi . Al termine della cerimonia, sarà impartito, a coloro che lo richiederanno, il sacramento dell'unzione degli infermi. Per preparare adeguatamente la Pasqua gli ortodossi recitano nei giorni precedenti il Venerdì Santo una la bellissima preghiera di S. Efrem Siro: “Signore della mia vita, allontana da me lo spirito di perdizione, di possesso, di dominio e del vano parlare; dona invece al tuo servo lo spirito di purezza, del pensiero umile, di pazienza e di amore. Re e Signore benedetto nei secoli dei secoli, permetti che mi accorga delle mie cadute e che non condanni il mio fratello.”

Al termine della Liturgia i fedeli che lo desiderano potranno partecipare all'agape fraterna e allo scambio degli auguri pasquali, presso il ristorante "La Fattoria" di Veroli.
Per raggiungere Valle Paradiso provenendo da Roma:
prendere Autostrada A1
uscire Ferentino
prendere superstrada per Sora
scendere Giglio di Veroli e svoltare a destra
proseguite fino a quando sulla sinistra trovate una strada per Stangolagalli
imboccare la strada per Strangolagalli e proseguire fino a destinazione


per informazioni e prenotazione all'Agape, telefonare a:
Padre Domenico 320922100

mercoledì 4 aprile 2018

San Giuseppe Innografo

San Giuseppe Innografo



Oggi si commemora San Giuseppe Innografo, un santo ortodosso siciliano del IX secolo-

San Giuseppe l'Innografo nacque in Sicilia intorno all'813, ma, ancora bambino, a causa di un'invasione saracena dovette fuggire con sua madre e i suoi fratelli nel Peloponneso. All'età di quindici anni entrò nel monastero di Salonicco dove ricevette l'ordinazione sacerdotale. A seguito della ripresa delle lotte iconoclaste dell'840 ad opera dell'imperatore Teofilo, san Giuseppe e il suo maestro san Gregorio Decapolita si recarono a Costantinopoli, dove ottennero l'incarico di recarsi a Roma per discutere dell'eresia iconoclasta con il Papa, ma durante il viaggio la nave fu aggredita dai pirati e Giuseppe fu fatto prigioniero venduto a Creta.
Quando ottenne la libertà tornò a Costantinopoli, ma trovò morto il suo maestro, allora si ritirò nella chiesa di San Giovanni Crisostomo, dove nell'850 fondò un monastero. Coinvolto nella vicenda della deposizione del patriarca Ignazio, fu esiliato a Cherson, in Crimea, da Bardas, reggente dell'impero bizantino, dove rimase probabilmente fino al reintegro di Ignazio nell’867. Quando salì al trono Basilio I il Macedone (812-886) gli venne affidata la custodia di Santa Sofia a Costantinopoli. Morì nell'886.
Celebri sono i suoi inni sacri e molti dei canoni del Mineo sono opera sua, per questo prese l'appellativo di “Innografo”. 
(da www.calendariobizantino.it)