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lunedì 23 dicembre 2019

La Chiesa Ortodossa Italiana augura a tutti BUON NATALE

La Chiesa Ortodossa Italiana augura a tutti 
BUON NATALE
E si coglie l'occasione per informare che è stato attivato il sito: 

www.chiesa-ortodossa.com 

Aiutate la Chiesa nelle opere di carità ed evangelizzazione, nonché a stampare i libri di preghiera per i fedeli con una donazione:


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venerdì 20 dicembre 2019

Libertà Religiosa in Italia

La libertà religiosa in Italia  
Problemi e prospettive
Convegno "Internacional Religious Freedom Roundtab"
Intervento di mons. Filippo Ortenzi, vescovo della Chiesa Ortodossa Italiana

Su iniziativa del senatore Lucio Malan, si è svolta, presieduta dal dott. Massimo Introvigne, Presidente del CESNUR (Centro Studi sulle Nuove Religioni) la Terza Tavola Rotonda Italiana sulla Libertà Religiosa dal titolo: LA LIBERTA' RELIGIOSA IN ITALIA: PROBLEMI E PROSPETTIVE.  La Tavola Rotonda si è svolta venerdì 19 dicembre alle ore 15 presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, messa a disposizione dal Senato della Repubblica.  L'iniziativa è stata promossa dalla sezione italiana della International Religious Freedom (IRF) Roundtable.

Il dott. Massimo Introvigne e il sen. Lucio Malan

Dopo l'introduzione del sen. Lucio Malan, che ha ricordato di essere un fedele della Chiesa Valdese, una comunità per secoli perseguitata e discriminata, che non poteva né aprire Chiese né acquistare immobili, al di fuori del loro ghetto valligiano (Val Pellice, Val Chisone e Valle Germanasca, tutte in Piemonte - Città Metropolitana di Torino n.d.r.) ha moderato gli interventi il dott. Massimo Introvigne, uno dei massimi esperti di religioni a livello mondiale. Numerosi sono stati gli interventi, da parte di rappresentanti dell'Alleanza Evangelica Italiana, della Chiesa di Dio Onnipotente con seguaci tra la comunità cinese, della Chiesa Ortodossa Rumena, di rappresentanti della religione induista vaisnava (Hare Krisna), dei buddisti della Soka Gakkai e di movimenti esoterici come i Rosa+Croce e l'Archeosofia, di nuovi movimenti religiosi come Scientology o i Mormoni fino ai seguaci del Movimento Raeliano. Erano presenti anche diversi professori universitari di cattedre di diritto canonico e inter-religioso di Roma e Napoli ed esponenti di associazioni quali la Federazione Europea per la Libertà di Credo ed altre ancora. Va segnalata anche la presenza di rappresentanti di minoranze islamiche eterodosse, come la Coreis dell'imam Pallavicini (sufi) e un Imam dell'Ahmadiyya una confessione islamica perseguitata come apostata in Pakistan (dove è nata) e in buona parte dei paesi islamici. Tra le proposte della Tavola Rotonda ci sono state quella dell'istituzione di un garante per la libertà religiosa che, come proposto dall'accolito cattolico torinese Luciano Saroglia vede come candidato ideale il dott. prof. Massimo Introvigne la cui competenza in materia è apprezzata a livello internazionale. 
Luciano Saroglia con mons. Filippo Ortenzi
Molti relatori hanno evidenziato l'anacronismo di una legge come quella dei Culti Ammessi  (Legge 24 giugno 1929 n. 1159) creata in epoca fascista soprattutto per regolamentare le uniche due comunità non cattoliche allora presenti in Italia: quella valdese e quella ebraica, e della necessità di una legge sulla libertà di culto, più volte promessa dalla classe politica, ma mai promulgata. Si è ricordato che prima della guerra i rapporti tra lo Stato e le comunità religiose dell'Impero (ebrei, musulmani, ortodossi, evangelici ecc.) dipendevano dal Ministero della Giustizia e del Culto mentre ora dipendono dal Ministero dell'Interno come se la tutela delle libertà civili e religiose fosse una questione meramente securitaria.
Alcuni relatori sono intervenuti per denunciare che il Ministero dell'Interno ha varato una squadra anti-sette che ha quale consulente principale un sacerdote cattolico esorcista che determina quale comunità religiosa sia o no una setta e come alcune regioni, come la Toscana, avevano addirittura costituito un Osservatorio sui Culti Abusanti che prendeva di mira soprattutto i seguaci di Scientology e dell'Archeosofia. 
Mons. Filippo Ortenzi nel suo intervento ha denunciato la censura anti-cristiana di Facebook che banna blog cristiani come Italia Ortodossa e l'ostilità manifestata da taluni vescovi (come quello di Frosinone-Ferentino) verso le minoranze cristiane e in particolare contro la nostra comunità ciociara di Valle Paradiso.
Tra le proposte scaturite dalla Tavola Rotonda, segnaliamo: 
- l'istituzione di  un Garante per la Libertà Religiosa; 
- la creazione di un Museo delle Religioni (proposta avanzata dall'avv. Francesco Curto del Comitato FedeInsieme nonché membro del Tribunale Nazionale Ecclesiastico della Chiesa Ortodossa Italiana);
- la creazione di Commissioni  come sulla preparazione di proposte legislative specifiche sulla libertà di religione e l'accoglienza di esuli fuggiti da paesi dove subiscono persecuzioni religiose (es. Amhadi in Pakistan, Bahai in Iran, cristiani in Somalia ecc.)
Il sen. Lucio Malan 

martedì 17 dicembre 2019

Importante riconoscimento a don Francesco Russo, barone di Cortimpiano e marchese di San Lorenzo, Gran Priore della Confraternita dei Cavalieri Templari "Ugone dei Pagani"

Importante riconoscimento a don Francesco Russo, barone di Cortimpiano e marchese di San Lorenzo, Gran Priore della Confraternita dei Cavalieri Templari "Ugone dei Pagani"
Don Francesco Russo con l'icona di Sant'Ugone dei Pagani
Sua grazia don Francesco Russo di Cortimpiano e di San Lorenzo è una persona di grande spiritualità che ha la non comune dote di far sgorgare dal cuore delle parole intrise di una poesia dal forte significato religioso. Devotissimo di Ugone dei Pagani, il nobile normanno di Cortimpiano (località Nocera Paganorum - attuale Nocera) fondatore e primo Gran Maestro dei Poveri Commilitoni di Cristo e del Tempio di Salomone (Templari). 
Grazie al suo impegno è riuscito a far dedicare una via ad Ugone dei Pagani dal Comune di Pagani (SA) e, si è fatto promotore della postulazione del Santo, che è stato glorificato a Todi (PG)  nel settembre 2016.
Numerose sono le pubblicazioni, le poesie  e gli inni che ha scritto il nostro, sia in italiano che dialetto locale, tra i quali segnaliamo "L'AMMORE E' 'A FORZA D' 'A VITA - L'AMORE E' LA FORZA DELLA VITA" editato dalle Edizioni Nord-Sud.
Ma soprattutto il motivo per il quale l'Accademia Ortodossa San Nicodemo L'Aghirita lo ha riconosciuto come INNOGRAFO è per i magnifici Inni religiosi che ha scritto (per il Natale, per i Cavalieri, in memoria di mons. Adeodato Mancini, in onore di Sant'Ugone dei Pagani ecc. ecc.). A riprova della sua innografia riportiamo un inno che ha scritto per la Festa della Santa e Vivificante Croce.
Qui sotto riportiamo l'attestato che la Chiesa Ortodossa Italiana e l'Accademia Ortodossa San Nicodemo L'Aghiorita ha rilasciato a don Francesco Russo di Cortimpiano e San Lorenzo.

venerdì 13 dicembre 2019

Incardinazione nuovo sacerdotale e attivazione della parrocchia "San Martino di Tours" a Torino

Incardinazione nuovo sacerdotale e attivazione della 
Parrocchia "San Martino di Tours "a Torino


San Martino di Tours, Santo al quale è stata dedicata la Parrocchia di Torino

Il Piemonte, regione che ha visto nascere la nostra Chiesa, fondata in provincia di Cuneo ne giugno  2014, vede, nel giro di pochi giorni, l'attivazione di una nuova Parrocchia.  Grazie alla disponibilità del sig. Giuseppe Frecchio, uomo libero e di buoni costumi, animato da spirito di fratellanza ed attivo nel perfezionamento umano, evoluzione interiore e per la comunione ed amore fraterno, la nostra comunità potrà disporre di un luogo di culto ed incontro nel centralissimo Corso Matteotti, non lontano dalla Stazione Ferroviaria di Torino Porta Nuova.


      Qui sopra è riportata una foto di Giuseppe Frecchio a Kruja, in Albania, città nota perché nel 1450 resistette per ben cinque mesi alle armate turco-mussulmane  e  che  diede i natali a Giorgio Castriota Skanderbeg, principe albanese e Re dell'Epiro,  atleta di Cristo  e  difensore della Fede, che lottò per anni contro l'invasione turca e l'islamizzazione dell'Albania.
     Per il suo impegno, la sua competenza e disponibilità Giuseppe è stato dichiarato Diacono eletto della nostra Chiesa e verrà ordinato appena terminati gli studi di Liturgia Pastorale presso la nostra Accademia Ortodossa San Nicodemo L'Aghiorita.
      A dirigere la comunità parrocchiale di Torino, è stato chiamato Padre Emanuele Ferrero, un sacerdote che, non condividendo più la politica oggettivamente eretica di Papa Francesco, ha abbandonato l'Oscura Chiesa delle Tenebre (copyright la Beata Caterina Emmeriz, che nel '700, predisse l'eresia della Chiesa Cattolica "quando a Roma ci fossero stati contemporaneamente due Papi") per continuare con noi la sua vocazione sacerdotale ed aiutarci ad evangelizzare ila nostra Nazione, sempre più secolarizzata e scristianizzata.



La scelta di dedicare a San Martino di Tours la comunità parrocchiale di Torino è dovuta alla figura del Santo, militare e cavaliere delle Scholae imperiali. Figlio di un legionario romano, nacque a Sabaria in Pannonia (ora Ungheria) ma svolse il suo servizio militare e pastorale in Gallia (attuale Francia). Narra l'agiografia del Santo che nel rigido inverno del 335 incontrò un mendicante seminudo e che, impietositosi, tagliò in due il suo mantello della guardia imperiale, condividendolo col mendicante. - "La notte seguente vide in sogno Gesù rivestito della metà del suo mantello militare. Udì Gesù dire ai suoi angeli: «Ecco qui Martino, il soldato romano che non è battezzato, egli mi ha vestito». Quando Martino si risvegliò il suo mantello era integro" (da Vikipedia) - Il mantello miracoloso entrò nella collezione dei Re di Francia e l'oratorio reale dove si custodiva il suo mantello corto (cappella) prese il nome di Cappella e i sacerdoti che lo custodivano: cappellani. 
Francobollo tedesco dedicato al Santo

Anche se molti lo ignorano, San Martino operò anche in Italia. Nemico dell'eresia ariana è stato a Milano e poi in Liguria, dove ha vissuto per oltre quattro anni, tra Albenga e l'isola di Gallainara, in quest'ultima località insieme a San Ilario di Poiltiers. Tornato in Gallia e fattosi monaco fondò vari monasteri, uno dei primi a Ligugé e successivamente vescovo di Tours, dove si adoperò nella lotta contro l'arianesimo e per la conversione delle popolazioni locali, dove era ancora significativamente diffuso il paganesimo. Il culto del Santo è diffuso in tutta la cristianità senza distinzioni di Chiese, è perciò un santo universale, ricordato come cavaliere, monaco, taumaturgo, teologo ed evangelizzatore e Patrono della Francia e dell'Ungheria.


lunedì 9 dicembre 2019

Ordinazione sacerdotale e nuova parrocchia a Manta (CN)

Ordinazione sacerdotale e nuova parrocchia a Manta (CN)
Padre Stefano nel momento dell'Ordinazione Sacerdotale
La provincia di Cuneo è stata la provincia che ha dato i natali alla nostra Chiesa, fondata a San Paolo frazione di San Michele Mondovì l'8 giugno del 2014. Tra i primissimi che aderirono alla Chiesa vi fu Stefano Garzino, in quell'anno ordinato ipodiacono e consacrato Diacono nell'autunno dello scorso anno. Padre Stefano, che dirige una piccola associazione templare collegata con l'Ordine Monastico Templare "Pietà del Pellicano" è una persona attiva nel campo sociale e dell'associazionismo. 
Padre Stefano Garzino
Uomo del popolo - di mestiere fa l'operaio - e di grande spiritualità - è stato ordinato da sua Eminenza Filippo, Arcivescovo Metropolita della Chiesa Ortodossa Italiana, unitamente a due diaconesse - Madre Bardara (nella foto con Padre Stefano) e madre Lucrezia.
Padre Stefano e Madre Maria, diaconessa e Consorella dell'Ordine Monastico Templare "Pietà del Pellicano" 
Padre Stefano, Padre Giacomo e Madre Lucrezia


Padre Stefano, oltre a dirigere la Parrocchia di San Gabriele Arcangelo di Manta (CN) è stato, grazie alla sua dedizione e competenza specifica, chiamato anche a dirigere la Cancelleria dell'istituenda Diocesi di Saluzzo Seborga.
Chiesa comunale di Manta dove si riunisce la nostra comunità religiosa locale



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mercoledì 4 dicembre 2019

Intercomunione tra la Chiesa Ortodossa Italiana e la Chiesa Apostolica di Tradizione Ortodossa della Colombia

Intercomunione tra la 
Chiesa Ortodossa Italiana 
e la Chiesa Apostolica di Tradizione Ortodossa 



E' stata sottoscritta, tra la     Chiesa Ortodossa Italiana, rappre-sentata   da    mons.  Filippo  Ortenzie  la  Iglesia  Apostolica Tradicion Ortodoxa -  I.A.T.O.   della Colombia,  rappresentata  dal mons.  Josué,     in   obbedienza alla parola di Nostro Signore  Gesù   Cristo      “perché tutti siano una cosa sola      (Giovanni XVII,20) ed in base alla totale osservanza   dei Santi Canoni della  Santa    Chiesa    Ortodossa,       la piena intercomunione  sacrale,  
liturgica  e canonica tra le nostre Chiese. 
Le nostre Chiese  mantengono  una  comunità  di  fede    assoluta trasmessa dagli Apostoli, credono nei primi 7 concili ecumenici,
hanno valide linee di successioni apostoliche, professano in-variato il credo niceno-costantinopolitano, riconoscono i sette misteri ( sacramenti), praticano il sacerdozio per gli uomini come stabilito da nostro Signore, Dio e Salvatore Gesù Cristo, scegliendo dodici uomini come suoi discepoli.

lunedì 2 dicembre 2019

Costituita la Missione Madonna della Lettera a Messina

Costituita la Missione 
Madonna della Lettera a Messina
Continua la crescita della nostra Chiesa nella Diocesi di Siracusa - Cefalù. Ad opera del nostro fratello in Cristo Andrea Lo Presti che studia Giurisprudenza presso la locale Università, è stata costituita la Missione Madonna della Lettera per i fedeli ortodossi italiani di detta città. E' una notizia importante perché Messina è stata la città siciliana dove più a lungo ha resistito la fede ortodossa ed è anche l'unica dove permane una minoranza di cittadini che conservano la lingua greca (riconosciuta come minoranza linguistica dalla legge regionale siciliana). Fondata da coloni greci calcidesi nel 757 a.C. con il nome di Zancle, la città ha preso l'attuale nome perché ivi si erano trasferiti numerosi abitanti della città greca di Messene. Per secoli Messina è stata la città più importante della Sicilia, tanto che l'imperatore Arcadio, nel 407 la nominò Protometropoli della Sicilia e della Magna Grecia. Capitale del Regno di Sicilia proclamato dal messinese Eugenio I dall'826 all'827 fu l'ultimo bastione cristiano che si oppose all'invasione saracena (musulmani tunisini) cadendo nell'878 e fu la prima città che ribellandosi facilitò con l'aiuto dei normanni la cacciata dei mussulmani. Messina è anche l'unica città al mondo dove la Madonna si è proposta e non è stata dichiarata patrona della città. Infatti nel 42 d.C., nove anni dopo la morte di Nostro Signore, una delegazione di cristiani messinesi, convertiti da San Paolo, si recò a Gerusalemme per conoscere Maria e dichiarare la propria fede in Cristo. La Madonna diede ai messinesi una lettera, che si dice sia attualmente conservata negli Archivi Vaticani. Ecco il testo della lettera:

«Umilissima serva di Dio,
Madre di Gesù crocifisso,
della tribù di Giuda,
della stirpe di Davide,
salute a tutti i messinesi
e Benedizione di Dio Padre Onnipotente.
Ci consta per pubblico strumento che voi tutti 
con fede grande
avete a noi spedito Legati e Ambasciatori,
confessando che il Nostro Figlio,
generato da Dio sia Dio e uomo
e che dopo la sua resurrezione salì al cielo:
avendo voi conosciuta la via della verità
per mezzo della predicazione di Paolo apostolo eletto
per la qual cosa benediciamo voi e la vostra città
della quale noi vogliamo essere perpetua protettrice.



L'ipodiacono Andrea Lo Presti al fine di poter svolgere la sua missione è stato dichiarato degno di essere nominato Diacono ed ha ricevuto il Decreto di Diacono Eletto (in attesa di ordinazione) da parte della Cancelleria Arcivescovile.
Per completare la sua preparazione Padre Andrea si è iscritto al Corso di Liturgia Pastorale organizzato dall'Accademia Ortodossa San Nicodemo L'Aghiorita della nostra Chiesa.