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venerdì 23 aprile 2021

Benedizione della lapide del col. Luciano Manara ad Anzio (RM)

 Benedizione della lapide 

del col. Luciano Manara ad Anzio (RM)


Sabato 24 aprile alle ore 11, ad Anzio (Roma) in via del Porto Innocenziano s.n.c., nei pressi della Capitaneria di Porto, si svolgerà una manifestazione per ricordare lo sbarco, avvenuto il 24 aprile 1849,  del  col. Luciano Manara, che a capo di 600 bersaglieri era venuto a combattere per la difesa della Repubblica Romana. 

La manifestazione è stata organizzata dal dott. Massimo Flumeni, dalla sezione Enrico Toti dell’A.N.C.R. (Associazione Nazionale Combattenti e Reduci) e dalla Federazione Bersaglieri d’Italia di Roma, associazioni delle quali è Presidente. Alla cerimonia saranno presenti delegazioni delle sezioni anziate dell’U.N.U.C.I. (Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia) e dell’A.N.G.S. (Associazione Nazionale Granatieri di Sardegna). Mons. Filippo di Roma, arcivescovo metropolita della Chiesa Ortodossa Italiana, accompagnato da Padre Alessandro e padre Daniele, provvederà alla benedizione della lapide e al ricordo di detto martire del Risorgimento, eroe delle cinque giornate di Milano e della prima guerra d’indipendenza, dove a capo dei bersaglieri lombardi combatté prima sotto le insegne del Governo Provvisorio di Milano e poi del Regno di Sardegna. 



Venuto nel Lazio a difendere la Repubblica Romana dalle forze reazionarie che volevano restaurare lo Stato Pontificio, sconfisse ripetutamente le truppe borboniche e liberò le città di Anagni e Frosinone. Nominato dal Gen. Giuseppe Garibaldi quale Capo di Stato Maggiore delle forze patriottiche romane, morì a Villa Spada combattendo contro le soverchianti armate francesi del gen. Nicolas Charles Victor Oudinot, mandate da Napoleone III a sopprimere la Repubblica Italiana e restaurare il governo pontificio. La sua orazione funebre fu tenuta da padre Ugo Bassi, un sacerdote barnabita, patriota e cappellano della Legione Garibaldina, fucilato a Bologna l’8 dicembre dello stesso anno e che è oggetto di una causa di glorificazione da parte della Chiesa Ortodossa Italiana, quale etnomartire, venerabile e confessore.


venerdì 16 aprile 2021

Dichiarazione della Chiesa Ortodossa Italiana sull’ergastolo ostativo

 Dichiarazione della Chiesa Ortodossa Italiana

 sull’ergastolo ostativo


La Corte Costituzionale ha deciso che l'ergastolo ostativo è incostituzionale e che la perduta gente, come la definì Dante, non lasci ogni speranza ma venga riammessa al consesso civileNon vorremmo che venisse dichiarata incostituzionale anche la credenza cristiana sull'esistenza dell'inferno.” E’ la riflessione che effettuata da mons. Filippo Ortenzi, legale rappresentante della Chiesa Ortodossa Italiana (ww.chiesa-ortodossa.com), che si domanda “Niente pena eterna neppure per criminali come Josef Stalin, Adolf Hitler, Pol Pot e Osama Bin Laden? “ La religione cristiana insegna”, conclude il vescovo ortodosso, ricordando il Vangelo secondo Matteo (13,41-42) che: “Il Figlio dell'uomo manderà i Suoi angeli, i quali raccoglieranno dal Suo Regno tutti gli scandali e tutti gli operatori di iniquità, e li getteranno nella fornace ardente dove sarà pianto e stridore di denti.” e che nel giorno della Parusia (ritorno di Gesù sulla terra e Giudizio Universale), come scritto nel Vangelo secondo Matteo (25,41): “Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli.


Chiesa Ortodossa Italiana

email: chiesaortodossaitaliana@gmail.com

tel. 0621119875

sito web: www.chiesa-ortodossa.com

sabato 10 aprile 2021

Morte di Filippo di Edimburgo

 Morte di Filippo di Edimburgo


Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; 

e chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno”.
(Giovanni 11:25-26)


La Chiesa Ortodossa Italiana esprime le più sentite condoglianze al 

popolo britannico per la morte di S.A.R. il principe Filippo duca di 

Edimburgo e consorte della Regina Elisabetta. Possa l’anima del 

principe trovare la pace nella Casa del Signore e congiungersi alla 

madre e giusta tra le nazioni Alice di Battemberg, di venerata 

memoria e alla zia santa Elisabetta Federovna. 


In verità, in verità Io vi dico: Chi ascolta la Mia parola e crede

 a Colui che Mi ha mandato, ha vita eterna; 

e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita."

 (Giovanni 5:24)

Mons. Filippo Ortenzi

Arcivescovo della Chiesa Ortodossa Italiana