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sabato 25 maggio 2019

Padre Alessandro, nuovo sacerdote della Comunità Ortodossa del Lazio


Padre Alessandro
una nuova pietra vivente al servizio della Comunità Ortodossa del Lazio

1Pietro 2:5

anche voi, come pietre viventi, siete edificati per essere una casa spirituale, 
un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali, graditi a Dio 
per mezzo di Gesù Cristo.

Grande gioia per la comunità ortodossa laziale, infatti l'Eparchia del Lazio, della Tuscia e delle Terre di Roma ha un nuovo sacerdote. Padre Alessandro Frezza, di professione maresciallo dell'Esercito Italiano e valente diacono delle nostra Chiesa, è stato consacrato, nel Santuario della Santissima Trinità di Valle Paradiso (Boville Ernica - FR) all'ordine sacerdotale.

L'ordinazione è stata effettuata  da S.E.R. Filippo delle Terre di Roma, hanno assistito all'ordinazione Padre Stefano di Roma e Padre Giorgio di Torino.


Ai sensi  del Corpus Canonum della nostra Chiesa avente ad oggetto: Presbiterato
Comma 1) Il presbitero  è  il ministro del culto ordinato  per il sacerdozio (ad sacerdotium)  che ha ricevuto, in una specifica ordinazione, il mandato di presiedere i culto, guidare la comunità cristiana e annunciare la parola di Dio.
Comma 2) l'attività del presbitero è finalizzata al servizio della comunità cristiana in un'ottica di carità pastorale, che si concretizza nel triplica compito:
a) Presidenza della liturgia;
b) guida della Comunità;
c) annuncio della parola.
I tre compiti (tria munera) sono modellati a imitazione di Cristo: sacerdote, re (servo) e profeta.



giovedì 9 maggio 2019

UCRAINA LE CHIESE ORTODOSSE CONTRO LA DERIVA CATTOLICA DI COSTANTINOPOLI E LA SUA PRETESA DI GIURISDIZIONE UNIVERSALE

ucraina Le Chiese Ortodosse contro la deriva cattolica di Costantinopoli e la sua pretesa di giurisdizione universale


Leggiamo su orthochristian.com le critiche delle Chiese Ortodosse locali al Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli e la sua pretesa di: "imporre la sua autorità su tutta la Chiesa".

Sua Eminenza Daniel della Chiesa Ortodossa Bulgara ha affermato che: "Le azioni del Patriarcato di Costantinopoli, anche in Ucraina, dimostrano che è più importante per il Patriarca Bartolomeo imporre il suo potere sulla Chiesa ortodossa piuttosto che trovare consenso e unità"  e denunciato 
l'interferenza di Costantinopoli nella Chiesa ucraina "e le azioni unilaterali di questo Patriarcato finora nella questione ucraina, che sono in diretta contraddizione con la legge canonica della Chiesa ortodossa , che è particolarmente evidente nel testo del cosiddetto tomos del 6 gennaio, dà ragione di pensare che il Patriarcato di Costantinopoli abbia come scopo l'imposizione della sua autorità sulla Chiesa ortodossa"  ossia la rivendicazione di un potere di giurisdizione sulle Chiese ortodosse analogo a quello cattolico su quelle latine ed uniate. Per il gerarca georgiano Metropolita Nikoloz di Akhalkalaki, Kumurdo e Kari  anche il Sinodo georgiano è preoccupato per questa "pretesa sovraterritoriale ". "Al Sinodo abbiamo discusso la lettera ricevuta dal Patriarcato di Costantinopoli sul riconoscimento dell'autocefalia di la Chiesa dell'Ucraina. Contiene una frase molto pericolosa su come il Patriarcato di Costantinopoli ha il diritto esclusivo di interferire negli affari interni di qualsiasi Chiesa locale. Questo è inaccettabile e potrebbe causare molte difficoltà in futuro ", ha detto.
Sua Eminenza Metropolita Serbo-Ortodosso Amfilohije del Montenegro e il Litorale della Chiesa Serba ha anche detto che: "la brama di potere di Costantinopoli è catastrofica per tutta l'Ortodossia".
Prendendo in esame il tomos di autocefalia che non autorizza la Chiesa Ucraina alla consacrazione del myron che deve essere richiesto a Costantinopoli, il Metropolita bulgaro Daniel ha affermato: "Non esiste praticamente un'autocefalia ... Non è una Chiesa indipendente, perché nel documento fondazionale la subordinazione del primate a Costantinopoli  su questi territori è direttamente affermata". Canonicamente parlando, spiega Daniel, un vescovo di una Chiesa locale non può detenere il primato su un altro. Tuttavia, il tomos concesso alla chiesa scismatica ucraina afferma: "La Chiesa autocefala in Ucraina conosce come il capo il santissimo trono ecumenico apostolico e patriarcale, proprio come il resto dei patriarchi e dei primati" anche se non è vero che nessun altro Primate ortodosso riconosce il patriarcato ecumenico come suo Capo. Commentando l'annullamento di Costantinopoli del documento del 1686 che trasferì la metropoli di Kiev nella Chiesa russa, S.E. Daniel ha osservato: "In tutto questo tempo tutte le Chiese ortodosse hanno accettato la Chiesa ortodossa ucraina come parte della Chiesa ortodossa russa. Abbiamo la tradizione, un'usanza comunemente accettata nelle relazioni inter-ortodosse, in cui tutti riconoscono questo territorio come il territorio canonico della Chiesa russa. Ciò è confermato da numerosi documenti e accordi tra le Chiese ... Pertanto, su quali basi tutto ciò può essere abolito e appropriato, dicendo che è il territorio del Patriarcato di Costantinopoli? È semplicemente senza precedenti! È impossibile da capire E non si può chiamare altro che l'invasione del territorio di qualcun altro ".

domenica 5 maggio 2019

La Chiesa Ortodossa Italiana consacra il Sacro Myron

La Chiesa Ortodossa Italiana 
consacra il Sacro Myron

Come tutti sanno il termine cristiano deriva dal nome di Nostro Signore Gesu, detto il Cristo (dal greco Χριστός, Christós) traduzione greca del termine ebraico  מָשִׁיחַ (mašíakh, cioè "unto"), di conseguenza cristiani significa unti. Col termine Cristo i primi cristiani, per lo più provenienti dalla religione ebraica, riconoscevano che Gesù (versione aramaica  Yeshu'a in uso in Galilea dell'ebraico Giosuè Yehoshu'a - Dio salva) di Nazareth era il Messia o moshiach (l'Unto) profetizzato dall'Antico Testamento. Il termine è stato usato nel Nuovo Testamento per definire Gesù <<Matteo 1,1 - (Is 40:1-9; Za 9:9; Gv 18:37; Lu 24:44) Genealogia di Gesù Cristo(1Cr 2:3-15; 3) =Lu 3:23-38 (1Cr 17:11-14; At 13:23)Genealogia di Gesù Cristo, figlio di Davide, figlio di Abramo.>>.
Nella foto Sua Eccellenza Reverendissima Cosma da Bari, assistito dal vescovo Filippo delle Terre di Roma e dai sacerdoti Alessandro e Stefano di Roma e Giorgio di Torino, mentre procede alla consacrazione del Sacro Myron

Il Sacro Crisma (Myron) = olio d’oliva, misto a balsami profumati, ricorda che la parola Cristo significa “Unto o consacrato con l’unzione”. Nel Vecchio Testamento venivano consacrati con olio  i Sacerdoti, i Re ed i Profeti. 

Nella nostra Chiesa viene usato per: battesimi e cresime, ordinazioni clericali (ordini sacri), consacrazione e dedicazione delle Chiese, consacrazione delle icone, benedizioni dei luoghi e delle case, unzione dei regnanti e degli infermi.

Composizione
olio extravergine d’oliva, olio d’oliva, vino rosso,
rosmarino, finocchio, basilico, mentuccia, cannella,
noce moscata, menta, paprica, lauro, prezzemolo, girasole,
melissa, matè, rosa, biancospino, caffè, camomilla,
lavanda, mirra, malva, girasole, fiori di margherita,
fiori di violetta, primule,olibano, incenso e nardo

sabato 4 maggio 2019

ABUNA YESEHAQ L'APOSTOLO ORTODOSSO DEI CARAIBI

ABUNA YESEHAQ 
L'APOSTOLO ORTODOSSO DEI CARAIBI

Pochi conoscono la storia di Abuna Yesehaq , ossia Sua Eminenza l'arcivescovo Yesehaq (Mandefro) dell'emisfero occidentale,  (al secolo Laike Maryam Mandefro nato nel 1933 ad Adwa , in Etiopia - morto il 29 dicembre 2005 a Newark, nel New Jersey). Nato in una famiglia ortodossa etiope è stato monaco del famoso monastero di Debra Libanos in Oronia e nel 1970 fu inviato dall'Imperatore Haile Selassie I in Giamaica per portare i rastafariani sulla retta dottrina ortodossa dove iniziò l'opera di conversione e battesimo nella fede ortodossa (sembra abbia battezzato oltre 45.000 persone nei caraibi). Nel 1979 fu nominato Arcivescovo Primate della Chiesa Ortodossa Etiope per l'emisfero occidentale e l'anno dopo ebbe la sua maggiore notorietà quale Padrino e guida spirituale del cantautore e chitarrista giamaicano Bob Marley maggior esponente della musica reggae, il quale fu battezzato alla fede ortodossa il 4 novembre 1980 nella Chiesa etiope di New York (USA).


Quando Bob Marley morì a seguito di un melanoma maligno, Abuna Yesehaq presiedette il suo funerale  allo stadio nazionale di Kingston (Giamaica). 

L'opera di apostolato di Abuna Yesehaq è stata incessante, ha costituito congregazioni non soltanto in Giamaica, ma anche a Trinidad e Tobago, nelle Isole Vergini americane, a St, Kitts e Bermuda oltre che in Canada, Inghilterra, USA e Sudafrica, A lui fa riferimento la costituzione di oltre 70 congregazioni con oltre 300.000 membri, per la maggior parte nei Caraibi. Questo straordinario apostolo dell'ortodossia è morto il 29 dicembre 2005  a Newarh (New Jersey, USA) e  fu sepolto, per su espressa volontà in Giamaica dove è tumulato nel mausoleo sito nella Cattedrale della Santissima Trinità di Kingston, 

Racconto queste brevi note su Abuna Yesehaq perché l'Etiopia è una nazione storicamente legata all'Italia anche per motivi colonialistici (che oggettivamente non ci fanno onore, come ad esempio l'uccisione da parte delle nostre truppe dei monaci e dei civili del Monastero di Debra Libanos dove si è successivamente formato il nostro).  


Filippo Ortenzi - episcopo