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sabato 29 maggio 2021

Censura anticristiana e filoislamica su Twitter

 Censura anticristiana e filoislamica su Twitter


Twitter mentre non censura la propaganda anticristiana sospende gli account che denunciano l'ideologia islamista. Per aver reso noto un attentato islamista ad Amsterdam, notizia data dai mass media italiani con poco risalto e nelle pagine interne, in aperta violazione dell'art. 21 della Costituzione Italiana ("Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.") e aver citato una Sura del Corano che invita ad ammazzare gli "infedeli", il democratico Twitter che ha sospeso l'account di Trump ma non quello dei dittatori comunisti e islamici, ci ha bloccato l'account twitter. 
Questa è la democrazia del pensiero unico mondialista, antinazionale e anticristiano.
Mons. Filippo Ortenzi
Arcivescovo Metropolita della Chiesa Ortodossa Italiana
www.chiesa-ortodossa.com
email: chiesaortodossaitaliana@gmail.com




Ciao Chiesa Ortodossa Ita,
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Violazione delle regole contro la pubblicazione di contenuti che raffigurano sangue ingiustificato
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Chiesa Ortodossa Ita
@Chiesa_O_I
Amsterdam estremista musulmano prende a coltellate
persone considerate infedeli 1 morto e 4 feriti - "metterli a morte ovunque li troviate, uccideteli ogni dove li troviate, cercate i nemici dell’Islam senza sosta” (Sura 4:90) Lo ricordino i fautori dell'invasione afro-islamica
Nota: violazioni ripetute potrebbero comportare la sospensione permanente del tuo account. Passa adesso a Twitter per risolvere il problema con il tuo account.

sabato 22 maggio 2021

Commemorazione delle vittime della Marocchinate

 

MaROCCHINATE  

Aspettavano i liberatori ma arrivò l'inferno

Commemorazioni effettuate dalla  Chiesa Ortodossa Italiana e dall'Associazione Nazionale Vittime delle Marocchinate  

 

Il giorno della memoria delle vittime delle "marocchinate" (18 maggio), presso diversi capoluoghi in tutta Italia (Bari, Bologna, Cagliari, Cuneo, Frosinone, Genova, Latina, Napoli, Novara, Roma e Viterbo) e in tantissimi altri Comuni,  si sono tenute delle manifestazioni con la deposizione di un tricolore a un monumento o in un luogo simbolico dove civili inermi hanno perso la propria vita.                                                                                            

La Chiesa Ortodossa Italiana ha commemorato le vittime con la presenza del vescovo mons. Filippo Ortenzi, che ha ricordato le vittime e proceduto alle benedizioni di rito, accompagnato da padre Sergio di Frosinone e padre Alessandro di Roma. "Il 18 maggio del 1944, con lo sfondamento della linea Gustav, le forze alleate conquistano Monte Cassino ed il generale francese Augustin Guillaume concede ai Goumier (truppe marocchine, algerine, tunisine, senegalesi e berbere inquadrate nell’esercito francese e comandate da Ufficiali e Sottufficiali bianchi) 50 ore, almeno così ci racconta la vulgata storica, per riscuotere la loro ricompensa secondo la legge islamica, ovvero che tutto ciò che viene conquistato e non è musulmano può essere violentato e ucciso... Questo si traduce in stupri e uccisioni di donne, uomini, bambini e vecchi, come già avvenuto mesi prima in Sicilia e lungo tutto il territorio del sud Italia. Le violenze, che oggi verrebbero denunciate come crimini di guerra e contro l’umanità, arrivano fin nei territori del viterbese e del senese e solo l’appello di Papa Pio XII al Generale Clarke riesce a mettere fine a questa barbarie. La prima cittadina a subire questo assalto fu Esperia dove più di 700 donne furono violentate nell’indifferenza del Generale De Gaulle, presente in loco". Così  padre Sergio Arduini,  appuntato dei carabinieri e parroco ortodosso di Valle Paradiso, nonché Vice Presidente dell'Associazione Nazionale Vittime delle Marocchinate, ricostruisce gli eventi che hanno insanguinato l'Italia, colpendo la popolazione civile, inerme e indifesa.

Nel frusinate le commemorazioni sono cominciate già verso le 08:30, proprio nel capoluogo, presso il vecchio stadio Matusa, ormai trasformato in un parco aperto al pubblico, dove il Sindaco Nicola Ottaviani ha presenziato al posizionamento di un cippo commemorativo realizzato dalla Accademia delle Belle Arti di Frosinone.

Presente anche Emiliano Ciotti, Presidente della O.N.L.U.S. Associazione Nazionale Vittime Delle "Marocchinate" , il quale ha spiegato come l’associazione supporti e assista le vittime nelle denunce presso i Tribunali ordinari e militari, e anticipa che per il prossimo anno si sta preparando una denuncia presso la Corte Internazionale dell’Aia.

Emiliano Ciotti ha posto l’attenzione su come lo Stato Italiano abbia liquidato, con indennizzi irrisori, quelle poche vittime che, superando la vergogna e la paura di essere “additate e marchiate”, trovarono il coraggio di denunciare. L’avvio di una battaglia legale per chiedere “un’indennità di accompagno” è stata annunciata anche dall’Avv. Mauro Sabetta durante la cerimonia, sempre a Frosinone, che in serata ha concluso la giornata.

Altro impegno dell'Associazione è ottenere il riconoscimento da parte dello Stato della Giornata Nazionale delle Marocchinate così come già avviene per la giornata delle Foibe e delle Shoah

Il Vice Presidente Sergio Arduini, nel suo accorato intervento presso il Monumento ai Caduti di Torrice (FR), ha posto l’attenzione su come la difficoltà più grande, all’inizio delle attività della ONLUS, sia stata il rompere il muro di omertà e silenzio, dovuto anche alle controverse dinamiche che ancora oggi riguardano la storia della Liberazione e come sia difficile affrontare argomenti che ancora oggi sono molto divisivi e politicizzati. L’unica cosa certa è che le vittime, prima di essere fasciste o comuniste, prima di essere di destra o di sinistra, sono innanzitutto vittime. Tra i presenti numerosi giovani capeggiati da Gian Marco Crescenzi e il consigliere comunale avv. Giancarlo Florenzani.

La Chiesa Ortodossa Italiana e l'Associazione Nazionale Vittime delle Marocchinate hanno commemorato le vittime dei "liberatori islamici" anche a Castro dei Volsci (paese natale di Nino Manfredi, dove è presente la statua che ricorda la Mamma Ciociara. Tra i presenti anche l'assessore di Ceccano Ginevra Bianchini e il presidente della Gioventù Nazionale del Frusinate Daniele Massa.

 

La manifestazione si è svolta anche a Veroli, dove tra i presenti abbiamo notato il pittore di fama internazionale Luigi Centra, il consigliere comunale avv. Cristiano Papetti e il coordinatore cittadino di Destra Sociale in Fratelli d'Italia Giancarlo Natalia

 

 

 

Alla manifestazione di Giuliano di Roma, tra le numerose persone che hanno partecipato alla commemorazione, segnaliamo il Presidente del Consiglio Provinciale Daniele Marra e il Sindaco del paese Adriano Lampazzi.

 

 

Alla manifestazione provinciale di Frosinone erano presenti anche delle rappresentanze dell'Associazione Nazionale Polizia di Stato e Associazione Nazionale Carabinieri (vedi foto) oltre che il Sindaco di Ceccano dott. Roberto Caligiore, il presidente del Consiglio Provinciale Daniele Marra e una delegazione degli Amici della Fiamma di Paliano diretti da Antonello Schifalacqua e Roberto Humber.

La Chiesa Ortodossa Italiana ha partecipato alle manifestazioni di Frosinone, Torrice, Castro dei Volsci, Giuliano di Roma, Veroli e ancora Frosinone dove il Primate Metropolita, Mons. Filippo Ortenzi, ha benedetto i tricolori deposti sui monumenti, tutti i partecipanti e ha invitato ad un momento di preghiera che ha visto il profondo e rispettoso raccoglimento per un minuto di silenzio seguito dalle note dell'Inno degli Italiani.

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“Aspettavano i liberatori ma arrivò l'inferno. Dove passarono però le truppe francesi, accaddero cose mai viste in quelle terre: stupri, rapine, saccheggi, omicidi, evirazioni e torture furono all'ordine del giorno… Appena sbarcati in Italia i Goumiers fecero subito vedere di che pasta erano fatti, in Sicilia, infatti, essi cominciarono a razziare e sequestrare donne del luogo considerandole “bottino di guerra” e le portarono via come prostitute. Queste violenze non vennero compiute solo in Sicilia ma prosegui poi nel resto della penisola, concentrandosi sopratutto nel centro Italia e si arrestò solo nell'ottobre del '44 alle porte di Firenze, quando il corpo di spedizione francese fu trasferito in Provenza. Oltre mille omicidi, 60.000 donne stuprate e ben 180.000 violenze carnali.”

(dalla presentazione del libro "Le marocchinate" di Emiliano Ciotti - nella foto con padre Sergio Arduini e mons. Filippo Ortenzi )

lunedì 17 maggio 2021

Io coltivo la vita

 IO COLTIVO LA VITA



Io coltivo la vita” è un’associazione di promozione sociale, presieduta da Pasquale di Domenico, che ha realizzato un Progetto “Orto/Giardino Socialenella periferia della città di Foggia, con l’intento di  recuperare un'area rurale e trasformarla in un'area didattica e sperimentale dove  possano confluire alcuni soggetti fragili, diversamente abili e i loro familiari. Nel suo spirito di difesa del Creato e di valorizzazione dell'alimentazione sana, e dove il verde viene considerato luogo di aggregazione,  di ricreazione e di solidarietà sociale questa associazione si è trovata in perfetta sintonia con la Chiesa Ortodossa Italiana, che a tali temi è stata sempre sensibile, tanto che in Puglia collabora a un progetto BioSlow con l’Associazione Italia Bio, con la quale ha sottoscritto un protocollo d'intesa il 5 marzo scorso. La posa della prima pietra del progetto è avvenuta domenica 16 maggio, terza domenica di Pasqua, con la benedizione di padre Gianni De Paola, parroco della Missione “San Nicola di Myra” di Campomarino (CB), naturopata e Presidente dell’Università Popolare “Paracelso” del Molise.



L’ associazione “Io coltivo la vita”, della quale padre Gianni, su proposta del Presidente e in accordo dell'intero gruppo dirigente è stato accolto quale cappellano e guida spirituale, ha per scopo quello di recuperare un'area rurale in abbandono, data in comodato d'uso da una pia donna proprietaria della tenuta e trasformarla in area didattica e sperimentale ove far svolgere progetti di orto/giardino didattico, raccolta, trasformazione e conservazione dei prodotti della terra a ragazzi e giovani con fragilità diverse, affinché attraverso il contatto con la natura e utilizzando la percezione olfattiva, visiva, tattile, del gusto e dell'udito, che non mancano in nessun soggetto cosiddetto fragile o diversamente abile possano vivere un aspetto della natura diverso e a loro precluso in città. 



Durante la cerimonia di inaugurazione Padre Gianni ha benedetto una edicola votiva, realizzata artigianalmente da un fedele della Chiesa e donata all’Associazione. L’edicola rappresentante una croce tipica ortodossa vuole significare “Cristo in mezzo a noi”- come ha spiegato nella sua omelia Padre Gianni! Video e foto della cerimonia di inaugurazione sono state pubblicate sulla pagina facebook dell’associazione:

https://www.facebook.com/groups/259110505769717

domenica 16 maggio 2021

Marocchinate - Chi dimentica è complice

 Marocchinate - Chi dimentica è complice




Organizzata dal Vice-Presidente Nazionale dell’Associazione Nazionale Vittime delle Marocchinate, padre Sergio Arduini, Rettore del Santuario Ortodosso della Santissima Trinità (via di Valle Paradiso n. 1 – Boville Ernica), si svolgerà a Frosinone, in viale Mazzini (di fronte al Monumento ai Caduti), alle ore 18,30 di Martedì 18 maggio, la commemorazione delle vittime delle marocchinate.

Sarà presente alla commemorazione mons. Filippo Ortenzi, Arcivescovo Metropolita della Chiesa Ortodossa Italiana, accompagnato da Padre Alessandro Frezza, che provvederanno alla benedizione della lapide e dei presenti.

www.chiesa-ortodossa.com - www.radioortodossa.it

giovedì 6 maggio 2021

Intercomunione tra la Chiesa Ortodossa Italiana e l'Eglise Orthodoxe du Congo

                     Intercomunione tra la 

               Chiesa Ortossa Italiana e l'Eglise Orthodoxe du Congo

   


Grazie all'opera di mons. Richard Marty, vescovo di Nizza, Monaco e Ventimiglia della Chiesa Ortodossa Italiana è stato sottoscritto un trattato di piena comunione sacramentale, liturgica e canonica tra la Chiesa Ortodossa Italiana e la Chiesa Ortodossa del Congo  - Eglise Orthodoxe Byzantine du Congo-Brazzaville - detta Chiesa fa parte dell'Alleanza Mondiale delle Chiesa Canoniche Ortodossa co-presieduta da Sua Beatitudine Jacques-Israel Nectaire, della Chiesa Ortodossa d'Europa-Chiesa di Francia, in intercomunione con la nostra Chiesa.


Chiesa Ortodossa Italiana e et Eglise Orthodoxe du Congo



In nomini Patris et Fili et Spiritus Sancti. Amen

Noi, sua Beatitudine Filippo Ortenzi, Arcivescovo Metropolita della Chiesa Ortodossa Italiana e sua Beatitudine Simon-Pierre PEMBET SYTHA, Arcivescovo, Metropolita delle Chiesa Ortodossa Bizantina de Congo-Brazzaville, dopo aver ascoltato i rispettiva Santi Sinodi, e obbedendo al parola di nostro Signore Gesù Cristo  affinché siano cosa sola (Giovanni XVII, 20) stipuliamo la piena comunione sacramentale, liturgica e canonica tra le nostre chiesa.

Nous, sa Béatitude Filippo Ortenzi, Archevêque Métropolite de l’Eglise Orthodoxe Italienne et sa Béatitude Simon-Pierre PEMBET SYTHA, Archevêque Métropolite de l’Eglise Orthodoxe Byzantine du Congo-Brazzaville, ayant entendu le Saint Synode du Congo, et en obéissant à la parole de Notre Seigneur Jésus-Christ et pour qu’ils soient Un (Jean XVII, 20), nous stipulons la pleine communion sacrée, liturgique et canonique entre nos églises.