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giovedì 23 ottobre 2025

Comunità di Accoglienza il Vecchio Molino

Comunità di Accoglienza il Vecchio Molino

Rocca d'Evandro (CE)



Una delegazione della Chiesa Ortodossa Italiana, composta dall’arcivescovo Metropolita Sua Beatitudine Filippo di Roma, dal parroco di Frosinone e Vicario Castrense padre Sergio e da una nostra simpatizzante,  la dottoressa Irene D’Amico, plurilaureata in scienze sanitarie tecnico diagnostiche e tecnico sanitarie di laboratorio medico, già coordinatrice del Laboratorio Centrale dell’Ospedale Santo Spirito di Roma, ha effettuato una visita alla Comunità Ajeonà del Vecchio Mulino, sita a  Rocca D’Evandro, un comune di meno di tremila abitanti sito in provincia di Caserta, ai confini del Lazio (confina con Cassino - FR),   in Terra di Lavoro, ai piedi del Monte Camino nella valle del Garigliano (fiume che nasce dalla confluenza del Liri e del Gari, ambedue provenienti dal frusinate, nella quale opera come ieromonaco missionario il reverendo  frate Elia Biagio, della Fraternità di San Francesco, ordine monastico francescano ortodosso del quale è Superiore Generale mons. fra Giovanni Maddamma, vescovo di Bari e del Mercurion.




fratel Luigi (il secondo da sinistra) con la delegazione della Chiesa Ortodossa Italiana

rev. padre Sergio Arduini - dott.ssa Irene D'Amico - mons. Filippo Ortenzi e frate Elia Biagio Favazzo


Ai fratelli e sorelle (ultimamente alla comunità si è aggiunta una donna) ivi residenti,  la Chiesa Ortodossa Italiana ha portato non chiacchiere ma un aiuto concreto con pane, pasta, biscotti, riso, yogurt, vino … e vestiari, donati anche dalla Comunità Evangelica di Torre Spaccata del pastore Giuseppe Basile, con il quale la Chiesa Ortodossa romana è legata da un vincolo di amicizia e collaborazione.



Questa comunità, legata al movimento Ajeonà, nato in Francia per l’aiuto ai poveri e ai senzatetto, è diretta da fratel Luigi Floridia, un testimone di Fede, Speranza e Carità Cristiana e, al contempo, Padre di famiglia, nonno e servo del Signore. 



Fedele agli insegnamenti evangelici: “Chi accoglie uno di questi piccoli nel mio nome, accoglie me” (Matteo 18:5), dove per piccoli si intende i fratelli in Cristo, la comunità del Vecchio Mulino costituita da fratel Luigi, grazie all’aiuto di un benefattore il sig. Marco Falco, uomo di grande spiritualità e carità cristiana, che ha messo gratuitamente a disposizione la struttura, non è solo un luogo di rifugio fisico, ma un ambiente dove le persone ritrovano la dignità, la speranza e soprattutto l'amore di Cristo attraverso gesti concreti di carità. Ogni persona accolta viene trattata come un fratello, una sorella, riflettendo così il comandamento dell'amore che Gesù ci ha lasciato.



Nella comunità, l’unico chierico è frate Elia Biagio, che ne cura l’aspetto religioso e la cappellania. L’incontro tra la Chiesa Ortodossa Italiana e fratel Luigi è stato proficuo e si è deciso di instaurare una utile collaborazione consistente anche nell’assistenza materiale e religiosa e l’inserimento di frati francescani e monaci antoniani ortodossi nelle strutture dell’associazione.



Fratel Luigi, che ha seguito nel passato il cammino di fratel Biagio Conte di Palermo, di venerata memoria, è una persona la cui spiritualità non si limita alle parole, ma si esprime attraverso azioni concrete, dimostrando che è possibile vivere il Vangelo in ogni circostanza.



Padre di 5 figli e nonno di numerosi nipoti, oggi fratel Luigi, a soli 59 anni è diventato anche bisnonno ed è la dimostrazione vivente che per la santità non occorre praticare il celibato, ma trasmettendo i valori cristiani prima di tutto tra le mura domestiche e nelle proprie famiglie e poi nel servizio quotidiano ai propri cari e al prossimo.



Il Vecchio Mulino dove è ubicata la comunità di fratel Luigi (frate Elia Biagio, 2 uomini e 1 donna) è già di origine sacrale, perché fu costruito dai monaci benedettini nel 1780. E’ un posto di ospitalità e accoglienza, dove ogni povero e pellegrino può fermarsi e rifocillarsi, al termine dell'incontro la delegazione ha partecipato ad un'agape fraterna.



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