Domenica
5 agosto 2018
Unzione
degli Infermi e Divina Liturgia
a
Valle Paradiso (Boville Ernica - FR)
Domenica
5
agosto
la comunità
ortodossa del Lazio si riunirà presso il Santuario della Santissima
Trinità - Chiesa Cattedrale dell'Eparchia del Lazio, della Tuscia e
delle Terre di Roma -
per
assistere alla Divina Liturgia, officiata dal
vescovo del Lazio,
Sua Ecc. Rev.ma Filippo Ortenzi, assistito
da Padre Antonio Berardo e
da
Padre Alessandro
Frezza.
Al termine della cerimonia, sarà impartito, a coloro che lo
richiederanno, il sacramento dell'unzione
degli infermi.
L'istituzione
del sacramento dell'unzione degli infermi risale direttamente a
Nostro
Signore Gesù Cristo:
-
Dopo la risurrezione Gesù, date le dovute istruzioni, mandò gli Apostoli in missione, l'evangelista Marco (Mc 6,12-13) ci dice: “E partiti, predicavano che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano di olio molti infermi e li guarivano”.
-
Gesù rinnova il mandato missionario, e include il comando dell'imposizione delle maniai malati, come ci riporta Marco (Mc 16,17-18): “Nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno”
-
San Giacomo il Giusto, fratello del Signore e primo vescovo di Gerusalemme, nella lettera che trasmette alla primitiva comunitè cristiana insegna : “Chi tra voi è nel dolore, preghi; chi è nella gioia salmeggi. Chi è malato, chiami a sé i presbiteri della Chiesa e preghino su di lui, dopo averlo unto con olio, nel nome del Signore. E la preghiera fatta con fede salverà il malato: il Signore lo rialzerà e se ha commesso peccati, gli saranno perdonati”
Durante
il rito i I
sacerdoti pregano affinché lo Spirito Santo scenda sui
fedeli che,
pentiti dei propri peccati, doni
loro
la salute del corpo e dell'anima, e la remissione dei peccati.
Vengono
letti passi dalle lettere degli apostoli e dai Vangeli, per ricordare
ai fedeli le guarigioni operate da Cristo.
Successivamente
I fedeli vengono unti sulla fronte e sulle mani.
Dopo
l'ultima lettura dai Vangeli, i sacerdoti pregano sui fedeli ponendo
loro sul capo l'epitrakilion (l'equivalente della stola latina) per
la remissione dei peccati e la salute dell'anima e del corpo.
Durante
la cerimonia verrà ricordata Sant'Anna Paleologina, imperatrice
romana (nata Giovanna di Savoia)
sostenitrice
della dottrina di san Gregorio Palamas; madre e sposa esemplare;
paladina dell'unità dell'impero, che aveva in Costantinopoli Nuova
Roma la sua capitale.
Al
termine della Liturgia i fedeli che lo desiderano potranno
partecipare all'agape fraterna presso il ristorante "La
Fattoria" di Veroli.
Per
raggiungere Valle Paradiso provenendo da Roma:
prendere Autostrada A1
uscire Ferentino
prendere superstrada per Sora
scendere Giglio di Veroli e svoltare a destra
proseguite fino a quando sulla sinistra trovate una strada per Stangolagalli
imboccare la strada per Strangolagalli e proseguire fino a destinazione
prendere Autostrada A1
uscire Ferentino
prendere superstrada per Sora
scendere Giglio di Veroli e svoltare a destra
proseguite fino a quando sulla sinistra trovate una strada per Stangolagalli
imboccare la strada per Strangolagalli e proseguire fino a destinazione
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