19 luglio 1620
Strage Cattolica in Valtellina
Il 19 luglio 1620 un'armata cattolica diretta dal cav. Giacomo Robustelli, aizzata da frati francescani e domenicani, assaltò la Valtellina (attuale provincia lombarda di Sondrio) rea di aver aderito alla Chiesa Evangelica riformata (calvinista). La furia cattolica, fu terribile, soltanto nella città di Tirano furono sterminate oltre 600 persone, comprese donne, vecchi e bambini. Con la violenza, le stragi e l'inquisizione la Valtellina fu ricattolicizzata. Se la memoria delle stragi di Tirano e della Valtellina non è andata perduta lo si deve allo storico Cesare Cantù, che durante il Risorgimento (ostacolato dalla Chiesa Cattolica e dalle armate austro-ungariche e borboniche), nel 1853 pubblicò un libro dal titolo: "Il Sacro Macello in Valtellina". Anche oggi, nonostante apparentemente la Chiesa Cattolica mostri ecumenismo e dialogo interreligioso, l'intolleranza nei confronti degli altri cristiani non è scomparsa. Basti pensare alla Diocesi di Frosinone dove abbondano le scomuniche verso la Chiesa della Nuova Gerusalemme, quella Vetero Cattolica Fidelitas e la comunità ortodossa di Valle Paradiso della Chiesa Ortodossa Italiana. In quest'ultimo caso va ricordata anche una aggressione fatta da alcuni parrocchiali cattolici baucani contro la proprietaria del Santuario Ortodosso della Santissima Trinità per la quale è stata effettuata una denuncia presso la Caserma dei Carabinieri di Boville Ernica. E per fortuna che sono cambiati i tempi sennò, in quei tempi .... l'avrebbero bruciata viva nel rogo come eretica.
La foto sotto il titolo è esposta presso la biblioteca comunale di Coira (Canton Grigioni - Svizzera)
mons. Filippo Ortenzi
vescovo del Lazio, della Tuscia e delle Terre di Roma
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