Translate

mercoledì 6 dicembre 2023

San Nicola di Myra

 San Nicola di Myra 



Nicola, nato tra il 260 e il 280 a Pàtara di Licia,     Asia Minore, proveniva da una famiglia cristiana e agiata.           Orfano a causa della peste, ereditò una cospicua fortuna che impiegò generosamente per assistere i meno fortunati. La leggenda narra che, appreso di un uomo intenzionato a indirizzare le sue figlie verso la prostituzione per mancanza di dote,   Nicola avvolse denaro in un panno e lo gettò nella casa dell'uomo, consentendo alle figlie di sposarsi dignitosamente. 

Dopo la morte prematura dei genitori, Nicola si trasferì da Pàtara a Myra, dove divenne sacerdote e successivamente vescovo, acclamato dal popolo alla morte del vescovo metropolita. La sua carità si estese a situazioni leggendarie, come la resurrezione di tre bambini uccisi da un malvagio macellaio. Imprigionato ed esiliato dal governo di Diocleziano nel 305, fu liberato nel 313 da Costantino, riprendendo il suo ruolo apostolico. 

La tradizione vuole che abbia partecipato al Concilio di Nicea nel 325, dove avrebbe condannato l'arianesimo, anche se ciò non è certo. La sua figura è ricordata anche per l'episodio in cui avrebbe schiaffeggiato Ario, un presunto sostenitore dell'eresia ariana. Nicola si dedicò al benessere dei suoi concittadini, intervenendo durante una carestia e ottenendo la riduzione delle imposte dall'Imperatore. Morì a Myra il 6 dicembre, presumibilmente nel 343, e già durante la sua vita si attribuirono miracoli alla sua figura. Dopo la caduta di Myra sotto il dominio musulmano, le reliquie di Nicola furono trafugate da Bari nel 1087, rendendolo patrono della città. La sua memoria è celebrata il 6 dicembre, giorno della sua morte, e il 9 maggio, giorno in cui le sue reliquie arrivarono a Bari. La figura di Nicola di Myra è nota anche al di fuori del contesto cristiano, essendo associato al mito di Santa Claus o Babbo Natale.

Padre Gianni de Paola

Divina Liturgia per San Nicola, Parrocchia S. Nicola di Myra in Campomarino (CB)




Mercoledì 6 dicembre, a Campomarino (Këmarini ), ridente cittadina arbëreshe della costa molisano-adriatica a vocazione agricola e vitivinicola, si è svolta la Festa di San Nicola di Myra, alla quale è dedicata la locale Parrocchia della nostra Chiesa. 




Alle ore 10 presso la parrocchia, sita in via Moscato,12 – loc. Ramitelli di Capomarino, padre Gianni, con l’ausilio del lettore Maria e dell’accolito Alessandro G., ha celebrato la Divina Liturgia in Rito Gallicano Italico

Alle ore 11,30 si è svolto un Laboratorio Raccolta Mirto per la produzione di liquore artigianale. 



La festa si è conclusa con un'Agape fraterna con prodotti tipici (scherpelle, zuppa di farro, vin brulé, phanurupita ecc), al termine del quale verranno consegnati i Sacchetti di San Nicola


L’attiva Parrocchia di San Nicola di Myra di Campomarino ha altresì iniziato il corso di preghiera del cuore o esicasmo denominato Progetto Hesichia,  il termine hesychia (dal greco ἡσυχία) possiamo tradurlo in italiano come calma, pace, tranquillità. Dal termine Hesychia, deriva quello di Esicasmo, una dottrina e pratica ascetica diffusasi tra i monaci dell’oriente cristiano sin dal IV° secolo d.C, oggi ancora molto diffusa specie nei monasteri del Monte Athos. Scopo dell’Esicasmo è la ricerca della quiete interiore, la pace, in unione con Dio e in armonia con il creato.


Nessun commento:

Posta un commento