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venerdì 17 gennaio 2020

Sant'Antonio il Grande

Sant'Antonio il Grande 
Sant'Antonio il Grande, più noto in Italia come Sant'Antonio Abate è un Santo Ortodosso egiziano (copto) venerato, oltreché dalle Chiese Ortodosse, anche da quella Cattolica e da quelle evangeliche. Nato a Coma (odierna Qumans) il 12 gennaio 251 è stato il fondatore del monachesimo eremitico ed il primo e più grande dei Padri del Deserto. Ed è nel deserto della Tebaide (Alto Egitto) che il Santo è morto, il 17 gennaio 356, alla veneranda età di 105 anni. Nell'iconografia il Santo è spesso raffigurato con il bastone da pellegrino con croce a tau,  un campanello ed un maiale. Ed è propri la raffigurazione grafica di Sant'Antonio con il maiale che ha fatto si che questo Santo, mistico e taumaturgo, assurgesse quale patrono dei salumieri e dei macellai prima e degli animali domestici poi. 
Di Sant'Antonio ci sono stati tramandati numerosi detti, ne pubblichiamo alcuni:
- "è dal prossimo che ci vengono la vita e la morte. Perché se guadagniamo il fratello, è Dio che guadagniamo; e se scandalizziamo il fratello è contro Dio che pecchiamo"
- "siamo grati al medico anche per il medicamento doloroso; di fronte al patire dobbiamo esser grati a Dio; qualunque cosa accada  è per il nostro bene"
- "Colui che batte un blocco di ferro, prima pensa a quel che vuole farne: se una falce, o una scure. E anche noi dobbiamo sapere a quale virtù tendiamo, se non vogliamo faticare invano"
- Un tale chiese a padre Antonio: "che debbo fare per piacere a Dio?". E l'anziano gli rispose: "Fà quello che ti comando: dovunque tu vada abbi sempre Dio davanti agli occhi; qualunque cosa tu faccia o dica, basati sulla testimonianza delle Sante Scritture; in qualsiasi luogo abiti, non andartene presto. Osserva questi tre precetti e sarai salvo"
- Il padre Pambone chiese al padre Antonio: "Che debbo fare?". L'anziano gli dice: "Non confidare nella tua giustizia, non darti cura di ciò che passa e sii continente nella lingua e nel ventre"
- " ... ..."


mons. Filippo e mons. Antonio mentre effettuano la benedizione degli animali in un Centro Ippico

La Chiesa Ortodossa Italiana ha un'associazione ecclesiale, L'Arca di Sant'Antonio Abate, diretta dalla signora Lorella Latini, lettore della nostra Chiesa attiva soprattutto nella difesa dei cani e l'Associazione Nuova Posizione della quale è presidente il sig. Nicola Corrado e vice Presidente, nonché guida spirituale mons. Filippo Ortenzi che gestisce alcuni gattili nel Comune di Roma, specie nel quartiere della Magliana, che si occupano di difesa degli animali e sono devoti del Santo.
La festa del Santo è celebrata il giorno 17 febbraio dove, soprattutto nei paesi di campagna è in uso fare dei falò (fuoco di Sant'Antonio) ed effettuare la benedizione degli animali.

Mons. Filippo Ortenzi, Arcivescovo della Chiesa Ortodossa Italiana

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