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venerdì 4 dicembre 2020

Santa Barbara megamartire di Heliopolis

 

Santa Barbara megamartire

di Heliopolis




La santa e gloriosa Megamartire Barbara di Eliopoli era una giovane cristiana, di straordinaria bellezza, figlia di un ricco notabile cristiano della città siriana di Heliopolis (oggi Baalbek, Libano). Avendo rifiutato i matrimoni combinati dal padre, essersi al cristianesimo ed abiurato gli idoli pagani il padre Dioscuro la consegnò a Marziano, prefetto della città che la fece sottoporre ai più spaventosi tormenti ed infine fu decapitata per mano del suo stesso padre. L'ira di Dio non tardò a punire entrambi i torturatori, Marziano e Dioscoro. Sono stati uccisi dopo essere stati colpiti da un fulmine. “ Nel VI secolo le reliquie della santa Grande Martire Barbara furono trasferite a Costantinopoli. Seicento anni dopo, furono trasferiti a Kiev ( 11 luglio ) da Barbara, la figlia dell'imperatore bizantino Alessio Comneno, che sposò il principe russo Michele Izyaslavich. Si riposano anche adesso nella cattedrale di San Vladimir a Kiev, dove ogni martedì viene servito un akathista per il santo( tratto dal sito web dell'OCA di Feasts and Saints Lives). Papa Paolo VI con il motu proprio “Pascalis Mysteri” del 14 febbraio 1969 ha tolto la santa dal Calendario dei santi della Cjìhiesa Cattolica mettendo in dubbio la sua esistenza e reputando leggendarie la sua vita, permettendone comunque il culto locale. Tale decisione è, a parere della nostra Chiesa incomprensible perché la santità della megamartire siriana è testimoniata dai numerosissimi miracoli, avvenuti per sua intercessione, sia nell’oriente ortodosso che nell’Occidente cattolico.

Inni

Troparion, tono 4

Lodiamo la santa Barbara che ha spezzato le insidie ​​del nemico. Con l'aiuto dell'arma della Croce, è fuggita come un uccello e ha volato verso Dio.

Kontakion, tono 4

Grande martire Barbara, tu hai seguito Colui che è lodato nella Trinità, avendo abbandonato i santuari degli idoli. Ti sei battuto in mezzo all'arena, senza tirarti indietro di fronte alle minacce dei tiranni. Hai gridato con voce forte: io adoro la Trinità, l'Unica Divinità.

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