8 settembre – Natività di Maria
L’8 settembre la Chiesa Ortodossa festeggia la Natività di Maryām (Maria), madre secondo la carne del nostro Salvatore Yēšūa' (Gesù). Nel 431 il Concilio di Efeso (III Concilio Ecumenico) convocato dall’imperatore romano Teodosio II e presiduto dal Patriarca Cirillo di Alessandria d’Egitto (il Papa, come per la quasi totalità dei Concili del I millennio, non era presente), gli riconobbe il titolo di Theotokos (o Deipara o Dei genetris = Genetrice di Dio, reso in ambito italiano come Madre di Dio). Maria nacque a Nazaret e era figlia di Jojakin (Gioacchino), di Gerusalemme, un uomo virtuoso e molto ricco, giudeo della stirpe di David e Hannah (Anna) di Bethemme, figlia d’un levita della stirpe sacerdotale d’Aronne. La Santa Vergine nacque da genitori molto anziani e, precedentemente sterili, grazie alla benedizione divina che accolse le loro preghiere. Secondo l’ortodossia Maria era una vera donna e, come tutte le donne, fu concepita in modo assolutamente normale e, pertanto, non era immune dal peccato ancestrale. Pertanto la Chiesa Ortodossa rifiuta il dogma cattolico dell’Immacolata Concezione che avrebbe quale conseguenza una deificazione della Madre del Salvatore (infatti nella Chiesa Cattolica già si parla di Maria come Mediatrice e Corredentrice dell’Umanità) e ne verrebbe a compromettere anche la dottrina della natura, anche umana, di Cristo.
Il Vescovo Filippo di Roma e padre Giuseppe hanno celebrato la festa della Natività di Maria presso la Parrocchia dei Santi Imperatori Costantino ed Elena a Roma Anagnina con relativa benedizione delle acque.
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