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venerdì 8 febbraio 2019

8 febbraio: San Teodoro lo Stratilate

8 febbraio: San Teodoro lo Stratilate



Matteo 10,16-22

Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe. Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai loro tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti ai governatori e ai re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. E quando vi consegneranno nelle loro mani, non preoccupatevi di come o di che cosa dovrete dire, perché vi sarà suggerito in quel momento ciò che dovrete dire: non siete infatti voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
Il fratello darà a morte il fratello e il padre il figlio, e i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno morire. E sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi persevererà sino alla fine sarà salvato.


San Teodoro martire proveniva da Eucaita in Galazia, nell'odierna Turchia, e fu un valoroso generale. Quando l'Imperatore Licinio (308-324) seppe che era cristiano lo convocò, ma Teodoro rimandò i messaggeri con la richiesta che fosse lo stesso Imperatore ad andare da lui ad Eraclea. Licinio accolse la richiesta, vedendo in questo il segno di un allontanamento di Teodoro da Cristo. L'Imperatore si recò dunque da Teodoro convinto che con il suo aiuto avrebbe convertito al culto degli idoli numerosi cristiani, così, seduto in mezzo al popolo, chiese pubblicamente a Teodoro di fare sacrifici agli dei. Teodoro ottenne che l'Imperatore gli affidasse il più prezioso dei suoi idoli, quello d'oro e d'argento, perché lo portasse a casa con la promessa che il giorno dopo avrebbe reso onore all'idolo davanti a tutti.
Durante la notte il Santo fece a pezzi l'idolo e distribuì l'oro e l'argento ai poveri. Il giorno dopo un centurione di nome Massenzio disse a Licinio di aver visto un povero portare la testa di Artemide, a questo punto Teodoro confessò Cristo, lasciando che Licinio scatenasse su di lui la propria ira; il Santo fu torturato e crocifisso e il suo corpo venne lacerato, poi fu lasciato sulla croce a morire. Quando il giorno dopo l'Imperatore mandò a prendere il corpo del Santo per gettarlo in mare i soldati lo trovarono vivo e con il corpo integro, grazie a questo molti credettero in Cristo. Vedendo i suoi uomini rivolgersi a Cristo e la città in subbuglio, nel 320 Licinio fece decapitare Teodoro.

(tratto da www.calendariobizantino.it)

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