9 febbraio: San Niceforo martire
Luca 21,12-19
Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi
perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni,
trascinandovi davanti a re e a governatori, a causa del mio nome. Questo
vi darà occasione di render testimonianza. Mettetevi bene in mente di
non preparare prima la vostra difesa; io vi darò lingua e sapienza, a
cui tutti i vostri avversari non potranno resistere, né controbattere.
Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli
amici, e metteranno a morte alcuni di voi; sarete odiati da tutti per
causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo perirà. Con la
vostra perseveranza salverete le vostre anime.
San Niceforo visse sotto gli imperatori Valeriano (253-260) e Gallieno
(253-268) ad Antiochia, in Siria. Egli aveva un amico di nome Saprizio
che era sacerdote cristiano, ma l'amicizia, a causa di alcune
controversie, si trasformò in odio. Quando si sollevò la persecuzione
contro i cristiani, Saprizio venne arrestato e torturato. Vedendo
questo, san Niceforo lo pregò, in quanto destinato a divenire martire di
Cristo, di dimenticare la loro inimicizia, ma il sacerdote gli rifiutò
il perdono e per questo gli venne tolta la grazia del martirio. Ormai
vicino alla gloria del martirio, infatti, mentre lo conducevano alla
decapitazione, Saprizio accetto di offrire sacrificio agli idoli,
vedendo questo San Niceforo andò ad offrire la sua testa accettando il
sacrificio per Cristo al posto suo.
(tratto da www.calendariobizantino.it)
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