30 novembre anniversario
del martirio di Corneliu Zelea Codreanu
Il 30 novembre 1938 veniva assassinato a Tâncăbești (Romania), all'età di 39 anni, Corneliu Zelea Codreanu fondatore e capo carismatico del Movimento Legionario, dal 1930 conosciuto anche con il nome di Guardia di Ferro. Fondatore nel maggio 1922 venne dell'Associazione degli Studenti Cristiane (Asociația Studenților Creștini). Nel marzo 1923 Codreanu fu cofondatore della Lega per la Difesa Nazionale Cristiana (Liga Apărării Național Creștine), Durante tale periodo fu ingiustamente imprigionato per ben sette mesi di prigione nel carcere di Văcărești per delle accuse cospiratorie dalle quali fu assolto. Nel maggio 1924 organizzò un campo volontario di studenti, chiamato Fratellanza della Croce (Frăția de Cruce), interrotto dall'intervento dalla polizia che arrestò tutti i presenti. Durante il processo, aggredito dalla polizia estrasse la pistola ed uccise il prefetto, della qual cosa fu assolto per legittima difesa. Il 24 giugno 1927, giorno di San Giovanni Battista, Codreanu fondò la Legione dell'Arcangelo Michele (Legiunea Arhanghelului Mihail) movimento anticapitalista ed anticomunista, patriottico, che: "ha soprattutto il carattere di una grande scuola spirituale. Tendente ad accendere fedi insospettate, e a trasformare e rivoluzionare le anime. Gridate ovunque che il male, la miseria, la rovina vengono dall'anima. L'anima è il punto cardinale sopra il quale si deve operare nel momento attuale. L'anima dell'individuo e l'anima del popolo" (Il Capo di Cuib). Non si può comprendere pienamente Codreanu senza comprendere la fede ortodossa, dove popolo e chiesa coincidono in una unità indissolubile.Nel giugno del 1930 la Legione si trasformò in Partito con il nome di Guardia di Ferro (Garada de Fier). Nel giugno del 1931 il governo demoplutocratico rumeno sciolse la Guardia di Ferro, perseguendone le sedi ed incarcerano numerosi legionari, tra i quali Codreanu. Il movimento subì feroci persecuzioni da parte dei vari governi liberali (nel 1933 furono arrestati oltre 18.000 legionari), Dopo che la magistratura, per l'ennesima volta, smontò le accuse contro i gardisti nel 1934 la Guardia di Ferro si ricostituì con il nome di Tutto per la Patria (Totul pentru Tara), che intraprese opera di aiuto alle popolazioni attraverso i campi di lavoro legionari, dove attraverso l'azione volontaria dei legionari si aiutavano le popolazioni a costruire ponti, utilizzare nuove tecniche agricole, costruire dighe, innalzare nuove Chiese ecc, Nel 1938 un colpo di stato conservatore sciolse tutti i partiti, compreso quello legionario, che alle elezioni aveva ottenuto il maggior numero di consensi, contro il quale fu scatenata una brutale repressione. Imprigionato insieme a numerosi legionari fu assassinato, unitamente ad altri 13 dirigenti del movimento legionario, nel carcere di Doftana dai gendarmi che ebbero dal governo un premio di 30.000 lei (moneta rumena ancora in uso in detto Stato) cadauno.
Di lui scrisse il giornalista Indro Montanelli che ebbe modo di conoscerlo:
«Era sobrio fino all'astinenza. Digiunava il martedì e il venerdì fino alle cinque del pomeriggio (…) Non si curava delle donne. E anche per questo, forse, non si curava dei suoi vestiti (…) Non aveva nessuna idea del denaro (…) Sua moglie doveva sottrargli di nascosto il denaro, quando ce n'era, per impedirgli di farne dono ai poveri e agli amici, che erano poveri anch'essi.»
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