Baby Trans
vietati dal governo conservatore inglese
Dopo le
denunce di una decina di medici che hanno abbandonato la clinica Tavistock denunciando
come contrari alla deontologia medica i trattamenti effettuati su diversi
minorenni per fargli cambiare sesso, nonché di alcuni minorenni pentiti (detransitioners) il
governo Johnson ha abbandonato il
"politicamente corretto"
che significava l'asservimento del potere politico alla lobby Lgbt e deciso di
modificare la legge che permette, anche ai minorenni, di essere sottoposti a
trattamenti per il cambio di sesso. Le denuncia effettuate dalle comunità
religiose ortodosse e di talune chiese protestanti (per lo più pentecostali)
non erano prese in considerazione, dal momento che anche le Chiese cristiane
maggioritarie (Anglicana e Cattolica) hanno evitato di scontrarsi con una lobby
che nel Regno Unito, come anche negli USA e in Italia, è molto potente. A
parere dei medici dissenzienti, anziché sottoporre dei bambini e delle bambine
a pesanti cure ormonali (ad esempio quelle effettuate sulle bambine per fargli
crescere il pelo sulla faccia o sui bambini per fargli crescere i seni) e a danni irreversibili con l'asportazione e
sostituzione degli originari organi sessuali, era compito dei medici di
aiutarli psicologicamente a risolvere la confusione mentale spesso causata
dalla propaganda gender e dalla cultura arcobaleno, liberal e di sinistra
(quella mai attaccata dal Papa di Roma, che al contrario non smette di
attaccare i cristiani fedeli alla tradizione e al messaggio evangelico) che in Gran Bretagna, come in Italia, viene
propagandata anche a livello scolastico. Alcuni "detransitioners" (ossia baby-trans pentiti) hanno
denunciato la pressione effettuata dalle organizzazioni Lgbt per farli sottoporre ad un "trattamento
necessario" ad evitare i suicidi, mentre è il bombardamento ormonale o
l'intervento chirurgico ad aver fatto pensare a molti di loro di togliersi la
vita. In Italia sono poche le organizzazioni che si oppongono alla deriva
arcobaleno e alla dottrina gender, oltre la Chiesa Ortodossa Italiana (www.chiesa-ortodossa.com) che ho l'onore
di dirigere, l'Alleanza Cristiana
Evangelica di Adriano Crepaldi, la Chiesa
Apostolica di Cristo Re del pastore Francesco Barile, l'associazione Pro
Vita, il giornale cattolico conservatore La Nuova Bussola Quotidiana e pochi
altri, mentre si segnala la deriva filo-ideologia arcobaleno delle chiese
protestanti storiche (valdo-metodiste e non solo), delle chiese cattoliche
ecumeniche e carismatiche e l'assordante silenzio del Vaticano.
mons. Filippo Ortenzi
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