Christòs
anèsti
Cristo è risorto
Cristo è risorto dai morti, con la morte ha distrutto la morte, dando in grazia la vita a coloro che giacevano nei sepolcri.
Nel giorno della Pasqua Ortodossa la luce di Gesù risorto, disperda le tenebre del cuore e dello spirito e giunga a tutti voi i nostri migliori auguri di risurrezione per la nostra martoriata Patria.
La Pasqua (Paschalion) è la festa più importante
dell'Ortodossia, è la Festa delle Feste dove si fa
memoria della Risurrezione di Gesù Cristo.
I primi cristiani pur credendo nella risurrezione, non la raccontano mai.
Raccontano di aver visto Gesù vivo, di averlo visto morto e poi risorto. Non
dicono di averlo visto risorgere. Riguardo gli apostoli, Pietro rinnegò Cristo
per non essere arrestato e gli altri si nascosero per paura delle persecuzioni,
ma sono ritornati a credere a Gesù dopo la sua morte per crocifissione,
supplizio atroce e umiliante, che Cicerone definì: "il
supplizio più crudele e il più tetro” (Cicerone – Discorsi contro Verre)
dopo che hanno incontrato
nuovamente Gesù tanto da impegnarsi così
a fondo nell'apostolato e nel racconto della risurrezione da trovare, da
vecchi, quel coraggio di morire per Gesù
che non avevano avuto da giovani, al momento dell'arresto e della morte del
Salvatore. Come spiegare inoltre la conversione di San Paolo e tutto quello che
egli ha fatto e detto di Gesù, senza che fosse convinto di aver veramente visto
Gesù risorto?
La Pasqua è la principale solennità
del cristianesimo nella quale si celebra
la risurrezione di Gesù, avvenuta, nel terzo giorno dalla sua morte in croce.
E' scritto nei Vangeli che la domenica ci fu un terremoto ed un
Angelo rotolò la pietra tombale spaventando i soldati che, su richiesta del
Sinedrio presidiavano la tomba: “Ed
ecco che vi fu un gran terremoto: un angelo del Signore, sceso dal cielo, si
accostò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. Il suo aspetto era
come la folgore e il suo vestito bianco come la neve. Per lo spavento che
ebbero di lui le guardie tremarono tramortite.” (Matteo 28,2-4) Maria Maddalena (*1) si recò, con altre donne al sepolcro trovandolo
vuoto: “Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon
mattino, quand'era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal
sepolcro.” (Giovanni
20,1) - “Passato il sabato, all'alba del primo giorno della
settimana, Maria di Màgdala e l'altra Maria andarono a visitare il sepolcro.”(Matteo 28,1)
- “Passato il sabato,
Maria di Màgdala, Maria, madre di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per
andare a imbalsamare Gesù. Di buon mattino, il primo giorno dopo
il sabato, vennero al sepolcro al levar del sole.” (Marco
16,1-2) - “Ora nel primo giorno della settimana, al mattino molto
presto, esse, e altre donne con loro, si recarono al sepolcro, portando gli
aromi che avevano preparato.” (Luca
24,1). Esse trovarono il sepolcro vuoto: “E dicevano tra di loro: «Chi ci rotolerà la pietra
dall'apertura del sepolcro?» Ma,
alzati gli occhi, videro che la pietra era stata rotolata; ed era pure molto
grande. Entrate nel sepolcro, videro un giovane seduto a destra, vestito di una
veste bianca, e furono spaventate.” (Marco 16,3-5) – “E trovarono che la pietra era stata
rotolata dal sepolcro. Ma quando entrarono non trovarono il corpo del Signore
Gesù. Mentre se ne stavano perplesse di questo fatto, ecco che apparvero
davanti a loro due uomini in vesti risplendenti; tutte impaurite, chinarono il
viso a terra; ma quelli dissero loro: «Perché cercate il vivente tra i morti?” (Luca 24, 2-5). Gli angeli rassicurarono le donne sulla risurrezione
di Gesù: “Ora, essendo esse impaurite
e tenendo la faccia chinata a terra, quelli dissero loro: «Perché cercate il
vivente tra i morti? Egli non è qui, ma è risuscitato; ricordatevi come vi
parlò, mentre era ancora in Galilea, dicendo che il Figlio dell'uomo doveva
esser dato nelle mani di uomini peccatori, essere crocifisso e risuscitare il
terzo giorno». Ed esse si ricordarono delle sue parole.” (Luca 24,5-8) - “Ma l'angelo disse alle donne: «Non abbiate paura, voi! So che
cercate Gesù il crocifisso. Non è qui. È risorto, come aveva detto; venite a
vedere il luogo dove era deposto. Presto, andate a dire ai suoi discepoli: È
risuscitato dai morti, e ora vi precede in Galilea; là lo vedrete. Ecco, io ve
l'ho detto» (Matteo 28,5-7)
– “Ma egli disse loro: «Non abbiate
paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo
dove l'avevano deposto. Ora andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro che
egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto». (Marco 16,6-7) - Gesù apparve per primo a Maria Maddalena e
alle pie donne – “Risuscitato al
mattino nel primo giorno dopo il sabato, apparve prima a Maria di Màgdala”
(Marco 16,9) - “Ma Maria era rimasta fuori del sepolcro a piangere. E, mentre
piangeva, si chinò dentro il sepolcro, e vide due angeli, vestiti di bianco,
che sedevano l'uno al capo e l'altro ai piedi del luogo, dove era stato posto
il corpo di Gesù. Essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Ella rispose loro:
«Perché hanno portato via il mio Signore, e io non so dove l'abbiano posto».
(Giovanni 20, 11-13) e “Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù
che stava lì in piedi; ma non sapeva che era Gesù. Le disse Gesù: «Donna,
perché piangi? Chi cerchi?». Essa, pensando che fosse il custode del giardino,
gli disse: «Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io
andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Essa allora, voltatasi verso di
lui, gli disse in ebraico: «Rabbunì!», che significa: Maestro! Gesù le disse:
«Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei
fratelli e di' loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro».
(Giovanni 20, 14-17) - “Esse dunque si allontanarono in fretta dal
sepolcro con spavento e con grande gioia; e corsero a darne la notizia ai suoi
discepoli. E mentre andavano per dirlo ai discepoli, ecco Gesù venne loro
incontro e disse: «Salve!». Allora esse, accostatesi, gli strinsero i piedi e
lo adorarono. Quindi Gesù disse loro: «Non temete, andate ad annunziare ai miei
fratelli che vadano in Galilea e che là mi vedranno». (Matteo 28,8-10). All'inizio “Ed
esse, uscite prontamente, fuggirono via dal sepolcro, perché erano prese da
tremore e stupore; e non dissero nulla a nessuno, perché avevano paura.”
(Marco 16,8) ma poi andarono a
raccontare dell'evento gli Apostoli e i fratelli del Signore, come aveva
raccomandato Gesù: “Al loro ritorno
dal sepolcro, raccontarono tutte queste cose agli undici e a tutti gli altri. Ora quelle che riferirono queste cose agli
apostoli erano Maria Maddalena, Giovanna, Maria madre di Giacomo e le altre
donne che erano con loro. Ma queste parole parvero loro come un'assurdità; ed
essi non credettero loro. Pietro tuttavia, alzatosi, corse al sepolcro e,
chinatosi a guardare, non vide altro che le lenzuola che giacevano da sole; poi
se ne andò, meravigliandosi dentro di sé di quanto era accaduto.” (Luca 24, 9-12). Le donne andarono a
Gerusalemme per avvisare gli Apostoli e Gesù apparve anche a loro: “E partirono senz'indugio e fecero ritorno a
Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i
quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone». Essi poi
riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto
nello spezzare il pane. Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona
apparve in mezzo a loro e disse: «Pace a
voi!». Stupiti e spaventati credevano di vedere un fantasma.” (Luca 24,33-37) - “Maria di Màgdala andò subito ad annunziare
ai discepoli: «Ho visto il Signore» e anche ciò che le aveva detto. La sera di
quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del
luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò
in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il
costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo:
«Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi». Dopo aver detto
questo, alitò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete
i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi».
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù.
Gli dissero allora gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli
disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito
nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò». Otto giorni dopo i discepoli erano di
nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si
fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». (Giovanni 20,18-26) - “Gli
undici discepoli, intanto, andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro
fissato. Quando lo videro, gli si prostrarono innanzi; alcuni però dubitavano.
E Gesù, avvicinatosi, disse loro: «Mi è stato dato ogni potere in cielo e in
terra. Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del
Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto
ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine
del mondo». (Matteo 28,16-20)
- “Alla fine apparve agli undici,
mentre stavano a mensa, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di
cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risuscitato. Gesù
disse loro: «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura.
Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato. E
questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome
scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti
e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai
malati e questi guariranno». Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu
assunto in cielo e sedette alla destra di Dio. Allora essi partirono e
predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e
confermava la parola con i prodigi che l'accompagnavano.” (Marco
16,14-20). Della risurrezione di Gesù ne parlano gli Apostoli, soprattutto
San Paolo San Paolo che nella lettera ai Corinzi sostiene che la risurrezione
è conforme alle scritture: “Infatti
vi ho prima di tutto trasmesso ciò che ho anch'io ricevuto, e cioè che Cristo è
morto per i nostri peccati secondo le Scritture, 4 che fu sepolto e risuscitò
il terzo giorno secondo le Scritture,” (San Paolo – 1Corinzi 15,3-4) ed in quella ai Romani
afferma: “riguardo a suo Figlio, nato
dal seme di Davide secondo la carne, dichiarato Figlio di Dio in potenza,
secondo lo Spirito di santità mediante la resurrezione dai morti: Gesù Cristo
nostro Signore,” (Romani
1,3-4) ed in quella a Timoteo: “Ricordati
che Gesù Cristo, della stirpe di Davide, è risorto dai morti secondo il mio
evangelo,” (2Timoteo 2,8).
Secondo gli Atti degli Apostoli, attribuiti dalla Tradizione all'evangelista
Luca: “Uomini d'Israele, ascoltate
queste parole: Gesù il Nazareno, uomo accreditato da Dio tra di voi per mezzo
di potenti operazioni, prodigi e segni che Dio fece tra di voi per mezzo di
lui, come anche voi sapete, egli, dico, secondo il determinato consiglio e
prescienza di Dio, vi fu dato nelle mani e voi lo prendeste, e per mani di
iniqui lo inchiodaste alla croce e lo uccideste. Ma Dio lo ha risuscitato,
avendolo sciolto dalle angosce della morte, poiché non era possibile che fosse
da essa trattenuto.” (Atti
2,22-24). San Paolo da anche testimonianza delle persone che videro
fisicamente Gesù: “Ora, fratelli, vi
dichiaro l'evangelo che vi ho annunziato, e che voi avete ricevuto e nel quale
state saldi, e mediante il quale siete salvati, se ritenete fermamente quella
parola che vi ho annunziato, a meno che non abbiate creduto invano. Infatti vi
ho prima di tutto trasmesso ciò che ho anch'io ricevuto, e cioè che Cristo è
morto per i nostri peccati secondo le Scritture, che fu sepolto e risuscitò il
terzo giorno secondo le Scritture, e che apparve a Cefa e poi ai dodici. In
seguito apparve in una sola volta a più di cinquecento fratelli, la maggior
parte dei quali è ancora in vita, mentre alcuni dormono già. Successivamente
apparve a Giacomo e poi a tutti gli apostoli insieme. Infine, ultimo di tutti,
apparve anche a me come all'aborto.” (1Corinzi 15,1-8), lo stesso fa l'evangelista Luca negli Atti:
“Questo
Gesù Dio l'ha risuscitato e noi tutti ne siamo testimoni.” (Atti 2.32). Della tomba vuota di Gesù ne danno testimonianza le stesse
autorità romane, infatti è stata rinvenuta a Nazareth una lastra di marmo (nota
come iscrizione o lapide di Nazareth) recante una iscrizione greca in 22 righe,
riportante la prescrizione della pena capitale per chi avesse asportato
cadaveri dai sepolcri dove è riportato un Editto dell'Imperatore Tiberio,
dovuto alle pressioni del sinedrio ebraico e al Prefetto Ponzio Pilato per la
tomba vuota che per le autorità ebraiche era dovuta al furto del cadavere ad
opera dei discepoli di Gesù. Una fonte
non cristiana della risurrezione di Gesù è il cosiddetto Testimonium Flavianum, come viene indicato un passo contenuto nelle Antichità
Giudaiche scritte, presumibilmente negli anni 90 d.C. dallo storico ebreo
Flavio Giuseppe (nome ebraico Yosef ben Matityahu e romano Titus Flavius
Iosephus) dove è scritto: « Ci fu
verso questo tempo Gesù, uomo saggio, se pure bisogna chiamarlo uomo: era
infatti autore di opere straordinarie, maestro di uomini che accolgono con
piacere la verità e attirò a sé molti giudei e anche molti dei greci. Questi
era il Cristo. E quando Pilato per denunzia degli uomini notabili fra noi lo
punì di croce, non cessarono coloro che da principio lo avevano amato. Egli infatti apparve loro al terzo giorno nuovamente
vivo, avendo già annunziato i divini profeti queste e migliaia d'altre
meraviglie riguardo a lui. Ancora oggi non è venuta meno la tribù di quelli che
da costui sono chiamati cristiani.» (Giuseppe Flavio – Antichità
Giudaiche,XVIII,63-64). In conclusione la forza del
cristianesimo è legata indissolubilmente alla resurrezione, tanto che di far
dire al teologo Hans Küng che: «non fu la fede dei discepoli a risuscitare
Gesù ma fu il resuscitato a condurli alla fede»
☦☦☦Filippo Ortenzi, vescovo della
⛪Chiesa Ortodossa Italiana
📞 tel. + 39 3917065512
📧email padre.filippo55@gmail.com
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