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giovedì 16 aprile 2020

Grande e Santo Giovedì



Grande e Santo Giovedì
Nel Grande e Santo Giovedì i misteri che si celebra  l'Ultima Cena. Nelle chiese orientali si utilizza la Divina Liturgia di San Basilio.

L'istituzione dell'eucaristia (Mt 26:26-29)
26Ora, mentre essi mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede ai discepoli dicendo: «Prendete e mangiate; questo è il mio corpo». Poi prese il calice e, dopo aver reso grazie, lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti,  perché questo è il mio sangue dell'alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati.  Io vi dico che da ora non berrò più di questo frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio».
Nel mistero dell'Ultima Cena, Cristo, mistica Pasqua,  anticipa e celebra il suo sacrificio, dicendo sul Pane e sul Vino le parole divine, che perpetueranno il suo sacrificio fino alla consumazione dei secoli: «Mangiate il mio Corpo e bevete il mio Sangue». L'umanità tutta è invitata a trasfigurarsi e a divinizzarsi alla Mensa conviviale del Signore fino ad essere compenetrata in tutta la sua esistenza dalla presenza viva del Cristo glorioso ed esclamare con S. Paolo: «Non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me».
Tropario
Mentre i gloriosi Discepoli durante la lavanda dei piedi nella Cena venivano illuminati, proprio allora l'empio Giuda inquieto si ottenebrava per la sua avarizia; e Te, giusto giudice, consegnava a giudici iniqui. Guarda, tu che ami le ricchezze: per esse Giuda si inpiccò; fuggi l'anima insaziabile che ha osato tali cose contro il proprio Maestro. Signore buono e al di sopra di ogni altro, gloria a te.

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