Sacrario Militare "Campo della Memoria" - Nettuno (RM)
Domenica prossima (27 settembre 2020) alle ore 11 presso il Sacrario militare - CAMPO DELLA MEMORIA di Nettuno – sito in via Rocca Priora (traversa di via dei Frati) - il vescovo delle Terre di Roma mons. Filippo Ortenzi, coadiuvato da padre Franco Altobello e padre Sergio Arduini, celebrerà un trisagio dei defunti e una Divina Liturgia in memoria dei marò della Barberico e dei combattenti della R.S.I. caduti nella battaglia di Nettunia (sbarco anglo-americano di Anzio-Nettuno). Qualora dovesse piovere e il tempo non lo permettesse la celebrazione verrà posticipata alla domenica successiva (4 ottobre)
Il Campo della Memoria è formato da un grande prato verde con un altare in pietra, un sepolcro e, al centro, una Croce di Sant'Andra , rappresentativa della fede cristiana e della X Max (Divisione di Fanteria di Marina agli ordini del comandante Juonio Valerio Borghese). La croce è dedicata a tutti i combattenti della R.S.I.. caduti nel secondo conflitto mondiale.
L’Associazione Campo della Memoria, con sede a Roma e della quale è Presidente Alberto Indri, cura la manutenzione del sacrario ed è un’associazione apartitica e senza scopo di lucro fondata a Firenze nel 1989, da reduci dello stesso Barbarigo per accogliere le spoglie mortali dei ragazzi del Barbarigo che combatterono sul fronte pontino contro l’invasore anglo-americano.
La Chiesa Ortodossa Italiana officerà il trisagio dei defunti con Divina Liturgia in rito gallicano italico tutte le ultime domeniche del mese. I sacerdoti padre Sergio Arduini, Rettore del Santuario della Santissima Trinità di Valle Paradiso (Boville Ernica) e padre Franco Altobello, parroco della Missione San Marco Evangelista di Latina cureranno la cappellania del Sacrario.
Preghiera del legionario
Dio, che accendi ogni fiamma e fermi ogni cuore rinnova ogni giorno la passione mia per l'Italia. Rendimi sempre più degno dei nostri morti, affinché loro stessi - i più forti - rispondano ai vivi: "Presente"! Nutrisci il mio libro della tua saggezza e il mio moschetto della tua volontà. Fa più aguzzo il mio sguardo e più sicuro il mio piede sui valichi sacri alla Patria: Sulle strade, sulle coste, nelle foreste e sulla quarta sponda,che già fu di Roma. Quando il futuro soldato mi marcia accanto nei ranghi, fa ch'io senta battere il suo cuore fedele. Quando passano i gagliardetti e le bandiere, fa che tutti i volti si riconoscano in quello della Patria: la Patria che faremo più grande portando ognuno la sua pietra al cantiere. Signore! Fa della Tua Croce l'insegna che precede il labaro della mia legione. E salva l'Italia, sempre e nell'ora della nostra morte. Così sia.
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