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mercoledì 27 luglio 2022

La notte buia dell' anima.

 La notte oscura dell' anima.

La “notte oscura dell’anima” è per i mistici un periodo di tristezza, paura, angoscia, confusione e solitudine, necessario per potersi avvicinare a Dio. In molti, quando provano ad uscire dal proprio ego, provano la sensazione di entrare in una nuova dimensione colma di dubbi, di ambiguità, di incertezze, un luogo in cui ci si sente persi e risulta quasi impossibile pensare con chiarezza. Il risveglio può esser molto doloroso per chi è troppo immerso nel proprio sogno.  La nostra mente vorrebbe che tornassimo nel recinto, che smettessimo di esplorare i dintorni per tornare al punto di partenza, dal quale forse non saremmo mai dovuti uscire. È questa la temuta rassegnazione, il conformismo che ci spinge a credere che la nostra trasformazione personale non possa essere altro che un’utopia.

 

“Quando il processo di trasformazione psico-spirituale raggiunge il suo stadio finale e decisivo, esso produce talvolta un’intensa sofferenza e un’oscurità interiore che è stata chiamata dai mistici cristiani “notte oscura dell’anima”. I suoi caratteri la fanno assomigliare molto alla malattia chiamata psicosi depressiva o melanconia. Tali caratteri sono: uno stato emotivo di intensa depressione, che può giungere fino alla disperazione; un senso acuto della propria indegnità; una forte tendenza all’auto-critica e all’auto-condanna, che in alcuni casi, giunge fino alla convinzione di essere perduti o dannati; un senso penoso di impotenza mentale; l’indebolimento della volontà e dell’auto-dominio; un disgusto e una grande difficoltà ad agire.”La preghiera è  un grande aiuto,  come sperimentare l' amore  dei fratelli e coniugare  nella vita di tutti i giorni questo  amore. 



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